venerdì 30 ottobre 2009

Roma - Aperto sportello anti-stalking

ROMA, 30 OTT
Dopo Milano anche Roma combatte lo stalking.
L'associazione Codici, ha aperto nella capitale uno sportello anti-stalking, dove si offrirà supporto psicologico e legale alle vittime.
Lo sportello sara' attivo ogni giorno dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18 e per le emergenze le vittime possono rivolgersi ai numeri 065571996/ 3400584725 di primo intervento attivi h24.

Video shock - Napoli freddato tra la folla

NAPOLI - La Procura della Repubblica di Napoli ha disposto la diffusione del filmato nel quale viene ripresa la scena dell'omicidio di Mariano Bacio Terracino, avvenuto nel quartiere napoletano della Sanità, lo scorso 11 maggio.

Il provvedimento, si legge in una nota, "é stato adottato in quanto a tutt'oggi non è stato possibile identificare né l'esecutore materiale del delitto né la persona che si ritiene abbia svolto nell'occasione il ruolo di 'specchiettista', entrambi ben visibili nel video".

L'uomo colpito alla testa, una pozza di sangue che si allarga e l'indifferenza della gente: è quello che si vede nei quattro minuti di filmato diffusi dalla procura di Napoli sull'omicidio di Mariano Bacioterracino.

La donna accanto alla vittima si allontana senza neanche voltarsi indietro; l' uomo smonta il suo banchetto accanto all'ingresso del bar, rivolgendo a Bacioterracino solo uno sguardo; una donna scavalca il corpo, poi torna indietro e lo solleva per controllare se è morto; un uomo con in braccio una bambina che ha assistito alla scena passa lì davanti e tira dritto.

Area euro - Record disoccupazione, tasso al 9.7%

BRUXELLES
Eurostat - Ancora in crescita il tasso di disoccupazione nei Paesi dell'area dell'euro: in settembre e' stato del 9,7% contro il 9,6% di agosto e il 7,7% di un anno fa.
Lo rende noto Eurostat sottolineando che si tratta del tasso piu' elevato dal gennaio 1999.
Secondo le stime Eurostat, in settembre i disoccupati nell'Ue erano 22,123 milioni di cui 15,324 milioni nella zona dell'euro.
In rapporto ad agosto, in settembre il numero dei disoccupati è cresciuto di 286 mila unità nell'Ue-27 e di 184 mila in Eurolandia.
Tra gli Stati membri, il tasso più basso di disoccupazione é quello registrato nei Paesi Bassi (3,6%) e in Austria (4,8%), mentre quello più alto è ancora quello della Lettonia (19,7%) e della Spagna (19,3%).
Su base annua, tutti i Paesi Ue hanno visto un aumento della disoccupazione.

Giovani Imprenditori di Confindustria

ROMA - I temi posti, all'appuntamento annuale a Capri con i giovani industriali, sono: tasse sulle imprese, crisi e sostegno alla crescita, cultura del posto fisso.
Per tradurre in un faccia a faccia i temi dei dibattiti che nelle ultime settimane hanno coinvolto industriali e ministro dell'Economia.
E' previsto sabato l'intervento di Giulio Tremonti, e subito dopo il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia.

Il dibattito, quest'anno avrà come filo conduttore il "Mediterraneo, dall'Europa al Golfo, la rotta verso nuovi orizzonti": per Confindustria la "promessa di crescita" legata alle opportunità offerte dall'area del Mediterraneo "rischia di restare lettera morta", serve quindi "un progetto strategico globale per un Mediterraneo integrato".
Tra gli interventi previsti - domani anche il ministro dell'Interno Roberto Maroni, il vicepresidente della Commissione Europea Antonio Tajani, la vicepresidente dei costruttori europei Luisa Todini, Lorenzo Bini Smaghi del comitato esecutivo della Bce, il viceministro allo Sviluppo economico Adolfo Urso;
sabato anche l'ad di Unicredit Alessandro Profumo, l'ad di Enel Fulvio Conti, il vicepresidente della Bei Dario Scannapieco, il presidente della Cassa Depositi e Prestiti Franco Bassanini,
il sottosegretario agli Affari esteri Stefania Craxi, il segretario generale della Farnesina Giampiero Massolo.
E' atteso il confronto finale Tremonti-Marcegaglia. La presidente di Confindustria è intervenuta con posizioni nette nei dibattiti aperti nei giorni scorsi.
Come sulle parole del ministro Tremonti sul valore della cultura del posto fisso, una posizione bollata dalla leader degli industriali come un "ritorno al passato non possibile".
Emma Marcegaglia ha poi incalzato il governo anche dal palco del forum della piccola industria a Mantova: "Berlusconi e Tremonti ora passate dagli annunci ai fatti". Di stretta attualità il dibattito sul peso fiscale per le imprese ed i margini di manovra del governo per eventuali tagli, a partire dall'Irap.
Confindustria ha chiesto un piano che parta dal primo gennaio per ridurre gradualmente le tasse alle imprese, ed ha sottolineato il gap di competizione con le aziende di Paesi che possono contare su misure fiscali di sostegno. "Germania e Francia stanno tagliando le tasse, non farlo anche in Italia creerebbe un problema di competitività per le nostre imprese" ha ribadito anche oggi Emma Marcegaglia.

Inflazione + 0.1% a ottobre

ROMA - L'inflazione torna a crescere.
A ottobre, rileva l'Istat nella stima provvisoria, il tasso annuo é salito dello 0,3% (a settembre +0,2%), mentre i prezzi, su base mensile, sono cresciuti dello 0,1%, mentre a settembre erano in calo dello 0,2%.
Lo annuncia l'Istat precisando il dato che risulterebbe se l'andamento dell'inflazione restasse ai livelli di ottobre.
Sono in calo ad ottobre i beni energetici.
A settembre il calo tendenziale della benzina era del 10,9%. Lo rileva l'Istat, precisando che ad ottobre i beni energetici sono complessivamente diminuiti dell'1,3% su settembre e dell'11,2% rispetto ad ottobre 2008.
Nei sedici Paesi dell'area dell'euro invece l'inflazione resta negativa: secondo la stima flash di Eurostat, in ottobre si dovrebbe attestare a -0,1%. A settembre il tasso era stato pari a -0,3%. Il dato definitivo sarà reso noto dall'Ufficio europeo di statistica il 16 novembre prossimo.

venerdì 23 ottobre 2009

L'Unione Europea ed il Think Small First



Il tessuto imprenditoriale italiano, per la quasi totalità, è costituito da Aziende con meno di venti addetti: per questo motivo, era quanto mai attesa la versione nazionale del documento promosso dall'Unione Europea, meglio noto Think Small First, che evidenzia i dieci punti chiave per la rinascita economica post-crisi.
Il decalogo (scaricabile cliccandovi sopra) sarà presentato in Italia presso il Consiglio dei Ministri .
Il documento mette al primo posto le Pmi e racchiude in modo completo tutte le misure necessarie per la salvaguardia delle aziende e la crescita del Paese. Il concetto di base è quello di scommettere sulle reti d'impresa, per risvegliare una nuova cultura imprenditoriale capace di aggregare competenze e ottimizzare la produzione.
Fondamentale dare una seconda opportunità alle aziende che chiudono (oltre 6 milioni secondo le stime) e puntare sul trasferimento di impresa, valutando gli aspetti di spin-off totale o parziale, attualmente non previste.
Per il resto, il Decalogo prevede strategie note, che le imprese italiane hanno messo sul tavolo da tempo: necessità di regole più organiche e condivise, drastica riduzione della burocrazia e delle procedure inutilmente complesse, più facile accesso al credito e agli appalti realizzati nell'ambito della Pubblica Amministrazione.

giovedì 22 ottobre 2009

Il Governo eliminerà l'Irap

ROMA - Il governo eliminerà l'Irap.
Silvio Berlusconi sceglie l'assemblea della Cna, la confederazione nazionale degli artigiani, per lanciare l'idea di un taglio, netto, della pressione fiscale. "Abbiamo allo studio - scrive Berlusconi in un messaggio letto da Gianni Letta - strumenti per ridurre la pressione fiscale, aumentare i consumi e agevolare gli investimenti. Tra questi il taglio graduale dell'Irap fino alla sua sopressione anche mediante l'elevazione della franchigia in favore delle aziende più piccole". Il governo, continua il premier, "opererà per l'estensione della Tremonti ter e un sostegno stabile delle piccole imprese che investono in innovazione e ricerca". Tra "le tante cose fatte", il premier cita alcune tra quelle sollecitate dagli artigiani, come "l'introduzione dell'Iva per cassa, la detassazone degli utili reinvestiti, l'accelerazione dei rimborsi da parte della pubblica amministrazione, l'estensione degli ammortizzatori sociali anche all'artigianato, il rifinanziamento del Fondo di Garanzia, la legge sviluppo". Promettendo un dialogo con la categoria che "sarà come sempre diretto e costante perchè la nostra intesa sarà sempre importante per uscire definitivamente dall'emergenza".

mercoledì 21 ottobre 2009

La fame colpisce chi ha la pancia piena


ROMA, ottobre 2009 (IPS)
- Chiedete agli esperti dell’alimentazione se la lotta contro la fame è nell'interesse di chi ha la pancia piena nei paesi ricchi, e vi risponderanno di sì. Ma chiedetegli se è il caso di informarli in merito, e probabilmente vi risponderanno “forse no”.
Ci sono tanti motivi per cui anche chi non versa in situazioni di insicurezza alimentare la dovrebbe considerare un problema, perfino al netto di considerazioni morali sulla giustizia sociale. Il motivo più evidente è che, generando disperazione, la fame diviene fonte di conflitti e una minaccia per la sicurezza di ognuno. "Si fa leva sul terrorismo e sulla sicurezza nazionale: laddove si vive nella miseria e nella fame, il terreno è fertile per reclutare terroristi", ha osservato David Dawe, economista senior alla sede romana dell’agenzia ONU per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO). "Il tema è forte".
Anche Josette Sheeran, capo del Programma Alimentare Mondiale (PAM/WFP), un’altra agenzia ONU con sede a Roma, ritiene che lo stomaco vuoto sia foriero di guai. "Un mondo affamato è un mondo pericoloso" aveva dichiarato la Sheeran alcuni mesi fa alla stampa. "Senza cibo, rimangono solo tre possibilità: rivolta, emigrazione o morte. Nessuna delle tre è accettabile". Anche se si tratta di “argomentazioni forti” che dovrebbero indurre le nazioni potenti a darsi da fare, le loro implicazioni innervosiscono alcune ONG che si occupano di lotta alla fame. Alcune arrivano addirittura a rifiutarle. "Non me la bevo questa storia, che se non facciamo ciò che è giusto quelli vengono qui da noi e ci rovinano la vita", ci ha detto John Hilary, direttore esecutivo del gruppo londinese anti-povertà War on Want. "È una posizione troppo vicina a quella dell’estrema destra e del British National Party".
Per Oxfam International, la prospettiva autoreferenziale ha sì un fondamento, ma teme si presti alle manipolazioni di alcuni gruppi dei paesi industrializzati per frenare l’immigrazione e le importazioni dai paesi in via di sviluppo. "È pur vero che debellare la fame è negli interessi del mondo industrializzato, ma il messaggio mi sembra un po’ controverso", ha dichiarato Teresa Cavero, capo dipartimento di ricerca della sede spagnola di Oxfam. "Alla luce della crisi economica e della tentazione di serrare le maglie del protezionismo, potrebbe risultare una lama a doppio taglio. Per esempio, si potrebbe dire che stimolando la crescita nei paesi in via di sviluppo la gente avrà più opportunità di lavoro nel proprio paese e quindi la migrazione sarà minore. In parte è vero, ma non significa che l’immigrazione in sé sia negativa". È anche vero che nonostante decenni di tentativi di responsabilizzare il mondo industrializzato sulla necessità di sradicare la fame in quanto obiettivo di giustizia sociale, i risultati non sono eclatanti. Potremmo addirittura affermare che il mondo industrializzato riterrà necessario impegnarsi nella lotta alla fame solo quando questo tema avrà scalato l’agenda politica internazionale.
Un’impennata che potrebbe verificarsi solo se l’insicurezza alimentare diventasse per gli elettori dei paesi più ricchi un problema che è nel loro interesse risolvere. "Preferisco la parte del messaggio legata alla giustizia, ma è vero che il mondo industrializzato ha tutto l’interesse a debellare la fame, pertanto qualsiasi motivazione riesca a smuovere i paesi industrializzati, va bene", ha detto Cavero. "Per prima cosa, i governi e gli abitanti dei paesi industrializzati devono conoscere la portata del problema.
Oggi sempre più persone soffrono la fame; le stime diffuse dal WFP parlano di oltre un miliardo di persone che soffre la fame nel mondo. Sono cifre vergognose". Se da un lato è la paura a far saltare sulla sedia i ben pasciuti, Dawe individua il secondo motivo nel denaro: "Da un punto di vista economico, se i paesi poveri superano la fame e la povertà, divengono un enorme bacino di potenziale domanda di prodotti del primo mondo".
Cavero è d’accordo: "Alla Oxfam sappiamo bene che peso può avere il commercio sullo sviluppo economico, se condotto secondo regole eque - che al momento non ci sono - e con mercati forti e trasparenti. Una crescita sana comporterebbe un miglioramento generale del welfare, con benefici sia per il sud che per il nord del mondo. "Il nord ha tutto l’interesse a eliminare la fame nel sud del mondo, poiché essa incide sull’economia globale. Un sud non più ridotto alla fame può attivarsi per il proprio sviluppo.
Ma per superare la povertà, prima bisogna sconfiggere la fame; solo allora si può prendere parte all’economia globale. La fame è un peso morto troppo oneroso per consentire il welfare". Secondo Cavero, evidenziare la connessione tra la sicurezza alimentare e la minaccia del cambiamento climatico è un ulteriore incentivo per smuovere i paesi industrializzati. Infatti, se i paesi in via di sviluppo cercheranno di eliminare la povertà e la fame seguendo il modello di sfruttamento intensivo delle risorse diffuso nel nord, si avrà un ulteriore innalzamento delle temperature in tutto il pianeta. "Il modo per raggiungere un accordo e avviare l’intervento sui cambiamenti climatici passa prima attraverso l’accertamento che i paesi poveri, quelli dove povertà e fame si concentrano soprattutto tra comunità agricole indigenti, gestiscono la sicurezza alimentare in maniera sostenibile.
Così - ha continuato Cavero - potremo poi implementare politiche atte ad evitare una catastrofe planetaria”. "Questo obiettivo è raggiungibile attraverso un modello di agricoltura sostenibile. Abbiamo ancora la possibilità di ribilanciare il tutto globalmente e raggiungere una situazione tre volte vincente: una vittoria sul piano della sicurezza alimentare, una nei cambiamenti climatici e una nella sostenibilità sociale, economica e ambientale". Dawe ritiene che il mondo industrializzato trarrebbe beneficio dal contributo alla scienza e alla cultura dato dalle persone affrancate dall’insicurezza alimentare. "Viviamo in un mondo interdipendente. La conoscenza oggi si crea grazie al contributo e alle visioni di tutti”, dice. "Quante più persone intelligenti si dedicano alla soluzione di un problema, che sia l’AIDS piuttosto che il surriscaldamento del pianeta o altro, tanto più è probabile farcela.
Lo stesso vale per la cultura, l’arte, la musica ed altri ambiti”. "La fame e l’insicurezza alimentare stanno impedendo alle persone di sviluppare le proprie potenzialità e contribuire al potenziale dell’umanità tutta. Non siamo ricchi quanto potremmo esserlo. Non intendo in senso economico". War on Want rimane del parere che la battaglia si dovrebbe giocare sul terreno della giustizia sociale, non dell’interesse personale. "Lo scandalo sta nel fatto che molte persone che producono alimenti in zone rurali non possono permettersi di comprare ciò che producono. Questo meccanismo basta a condannare il modello di cui abbiamo consentito la diffusione", commenta Hilary. "Dobbiamo dotarci di un modello agricolo di sfruttamento meno intensivo: vaste zone dei paesi in via di sviluppo vengono usate per il pascolo o la coltivazione di soia per il bestiame o i biocombustibili, necessari al mondo ricco per mangiare più carne e guidare auto ecologiche, mentre la priorità dovrebbe essere garantire il cibo a tutti. "Sono convinto che la questione morale sia molto forte e che la fame ponga una immensa sfida al nostro concetto di progresso.
Se fossimo consapevoli che le nostre vite privilegiate si reggono sullo sfruttamento, il grosso sarebbe fatto. La questione è sia morale che politica".© IPS (FINE/2009)

Barroso a Monti "Rapporto per rilanciare il mercato unico"


(AGI) - Luxemburg
- Barroso chiede a Monti di preparare un rapporto per il rilancio del mercato unico. "Una pietra angolare" dell'Unione Europea, che si prepara a commemorare il ventesimo anniversario della data simbolica del 1992. Il presidente della Commissione Europea Jose Manuel Durao Barroso ritiene, secondo quanto si legge in un comunicato, che "sia necessaria una conferma della volonta' politica al fine di realizzarne tutte le potenzialita' e di poter resistere alla minaccia del nazionalismo economico". Di qui la decisione di affidare al presidente dell'universita' Bocconi ed ex commissario al mercato interno, Mario Monti, il "compito di preparare un rapporto che contenga soluzioni per il rilancio del mercato unico come obiettivo strategico chiave della nuova Commissione Europea".

PE Boccia Risoluzioni sull'Informazione

(ANSA) - STRASBURGO, 21 OTT
- Il Parlamento europeo ha bocciato la risoluzione sulla liberta' di informazione in Italia ed altri Stati presentata dal centrodestra. Nella risoluzione si sosteneva che in Italia non c'e' alcuna minaccia alla liberta' di informazione. Su 644 votanti, i voti favorevoli sono stati 297 e i voti contrari 322. Gli astenuti sono stati 25.
Bocciata per tre voli anche la risoluzione di centrosinistra che denunciava anomalie nel caso italiano e pressioni del governo contro i media.

Moratoria Mutui

(ANSA) - A partire dal prossimo gennaio l'Abi lancera' una moratoria a salvaguardia dei mutui delle famiglie in difficolta'. La possibilita' di sospendere il rimborso delle operazioni di mutui varra' per 12 mesi, ha indicato il presidente Faissola. La novita' rientra nel 'piano famiglie' approvato dal comitato esecutivo dell'Abi che ha dato mandato a Faissola e Sabatini di coordinare ed estendere le misure gia' in atto a sostegno delle famiglie in difficolta' per la crisi.

martedì 20 ottobre 2009

Regio Decreto 28 Febbraio 1930 n. 289

REGIO DECRETO 28 FEBBRAIO 1930, n. 289
ART. 23.
I GENITORI, O CHI NE FA LE VECI, I QUALI NON DESIDERANO CHE SIA IMPARTITA AI LORO FIGLI L'ISTRUZIONE RELIGIOSA NELLE SCUOLE PUBBLICHE, DEBBONO FARNE APPOSITA DICHIARAZIONE SCRITTA AL CAPO DELL'ISTITUTO ALL'INIZIO DELL'ANNO SCOLASTICO.
QUANDO IL NUMERO DEGLI SCOLARI LO GIUSTIFICHI E QUANDO PER FONDATI MOTIVI NON POSSA ESSERVI ADIBITO IL TEMPIO, I PADRI DI FAMIGLIA PROFESSANTI UN CULTO DIVERSI DALLA RELIGIONE DELLO STATO POSSONO OTTENERE CHE SIA MESSO A LORO DISPOSIZIONE QUALCHE LOCALE SCOLASTICO PER L'INSEGNAMENTO RELIGIOSO DEI LORO FIGLI: LA DOMANDA È DIRETTA AL PROVVEDITORE AGLI STUDI, IL QUALE, UDITO IL CONSIGLIO SCOLASTICO, PUÒ PROVVEDERE DIRETTAMENTE IN SENSO FAVOREVOLE. IN CASO DIVERSO E SEMPRE QUANDO LO CREDA, NE RIFERISCE AL MINISTERO DELL'EDUCAZIONE NAZIONALE, CHE DECIDE DI CONCERTO CON QUELLO DELLA GIUSTIZIA E DEGLI AFFARI DI CULTO. NEL PROVVEDIMENTO DI CONCESSIONE DEI LOCALI SI DEVONO DETERMINARE I GIORNI E LE ORE NEI QUALI L'INSEGNAMENTO DEVE ESSERE IMPARTITO E LE OPPORTUNE CAUTELE.
L'incredibile proposta, in vigore da ben 80 anni, per quanto altro tempo farà discutere?
Ricordo a liceo di avere studiato tutte le religioni con particolare attenzione a quella cattolica poichè parte integrante della tradizione culturale Italiana.
Le lezioni a cui ho assistito non sono mai state un'ora di catechismo o preghiera. Devo considerarmi solo una laica fortunata?
E nelle vostre scuole c'è l'ora di religione o catechismo?
Sara

Legge sull'Omofobia

BRUXELLES (Reuters) - La bocciatura della proposta di legge sull'omofobia -- che inaspriva le pene per le aggressioni agli omosessuali -- è un "passo indietro" per l'Italia nella difesa dei diritti dei gay.
Lo ha detto oggi a Bruxelles l'alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Navi Pillay, aggiungendo che "è necessaria ovunque la piena protezione".
"L'omosessualità e gli omosessuali vengono criminalizzati in alcuni Paesi, ma non possiamo ignorare che i gruppi minoritari, e tra loro gli omosessuali, sono soggetti non solo a violenza, ma a discriminazioni in diversi aspetti della loro vita", ha continuato Pillay rispondendo ad una domanda sull'Italia nel corso di una conferenza stampa.
La Camera ha bocciato il testo di legge sull'omofobia, approvando le pregiudiziali di costituzionalità avanzate dall'Udc con i voti anche di Pdl e Lega Nord.
Il Presidente Gasparo in proposito ha dicharato: "l'aggravante deve essere introdotta per ogni atto compiuto contro la vita e l'incolumità individuale che intenzionalmente discrimini la persona."

lunedì 19 ottobre 2009

Negozio per poveri

Estero - La Slovenia lancia un negozio per poveri.
Gli sloveni colpiti dalla crisi economica si stanno radunando dinanzi a un nuovo negozio che vende prodotti alimentari di prima necessità e prodotti di bellezza a tutti coloro che sono in grado di dimostrare di essere poveri.
Solo le persone che possono provare di guadagnare meno di 500 euro al mese possono fare acquisti in questo negozio, che vende prodotti basilari con uno sconto di circa il 70%.
Coloro che intendono diventare clienti devono produrre un'autocertificazione che provi lo stato di indigenza per ottenere una carta speciale.
Per evitare che gli acquirenti possano rivendere i prodotti comprati, c'è un limite di acquisto di 60 euro.

Voucher per l'economia

Estero - La Cina usa i voucher per spronare i consumatori a spendere.
A partire da gennaio di ques'anno, più di un quinto dei cinque milioni di residenti nell'area di Hangzhou hanno ricevuto un voucher del valore di circa 30 dollari, spendibile nei negozi locali per poter acquistare qualsiasi tipo di bene o servizio.Ovviamente nessuno si aspetta che questa iniezione di denaro risollevi l'economia locale. La Cina prospera producendo articoli destinati ai consumatori stranieri. Il consumatore cinese è molto meno entusiasta di spendere; è condizionato dall'idea di risparmiare soldi per eventuali spese mediche o per la propria vecchiaia, tanto da mettere da parte più di un quarto delle proprie entrate.
Il Primo Ministro Wen Jiabao ha dichiarato che la Cina deve fare della domanda interna il punto di partenza per stimolare la crescita economica, visto che l'export ha avuto un calo del 25,7% e non si riprenderà prima del prossimo anno.E il piano cinese prevede una spesa di 584 miliardi di dollari in infrastrutture, ma anche un aumento della spesa sociale con 123 miliardi dedicati alla creazione di un sistema sanitario generalizzato.

venerdì 16 ottobre 2009

Ammortizzatori Sociali forse allargati nel 2010

Leggi Illustrate - Ottobre 2009 - CASSA INTEGRAZIONE ORDINARIA

La cassa integrazione guadagni ordinaria è un intervento a sostegno delle imprese in difficoltà, sia piccole che grandi, che garantisce al lavoratore un reddito sostitutivo della retribuzione.
La cassa integrazione guadagni ordinaria spetta agli operai, impiegati e quadri delle imprese industriali in genere e delle imprese industriali e artigiane del settore edile e lapideo (a prescindere dal numero dei dipendenti) in caso di sospensione o contrazione dell'attività produttiva per situazioni aziendali dovute a eventi temporanei e non imputabili all'imprenditore o ai lavoratori ovvero a situazioni temporanee di mercato.
Per l'accesso al trattamento, non è previsto il possesso di particolari requisiti di anzianità aziendale (salvo in caso di " deroga").

Brunetta,certificati on line

Da informatizzazione sanita' risparmi per 30 mld
(ANSA) - ROMA Ottobre 2009 - I certificati medici saranno inviati solo per via elettronica. Lo ha annunciato il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta.Il suo obiettivo e' ambizioso: riuscire a rendere tutta la sanita' elettronica. I risparmi, secondo il ministro, potrebbero arrivare fino al 25%. Gli attuali costi superano i 100 miliardi di euro l'anno.''Cosi' avremo 20-30 miliardi di euro da usare per fare meglio e di piu''' ha detto ancora Brunetta.

POST-Convention

Dopo l’appello fatto dall’On. Zavettieri e l’ On. Craxi a confluire in un unico Partito Socialista sotto il ritrovato simbolo del garofano, la risposta del Presidente della U.I.L.S. Antonino Gasparo, non si è fatta attendere: “ Allo stato attuale - commenta Gasparo- non ci sono le condizioni necessarie per confluire nel partito unico Socialista, ritengo infatti fondamentale sia un programma che un progetto politico chiaro e definitivo che riprenda i valori sociali per i quali hanno lottato e combattuto i Padri del socialismo.”
Pertanto, pur avendo la volontà di stringere un accordo politico con Zavettieri e Craxi, non posso accogliere la richiesta di disfacimento del soggetto politico U.I.L.S., che si è costituito proprio con lo scopo di riprendere la strada tracciata dai nostri predecessori che va nella direzione irrinunciabile della difesa delle classi più deboli della società”.
La U.I.L.S. continuerà il percorso politico intrapreso, con l’impegno di portare avanti due temi importanti: l’equa distribuzione delle risorse economiche ed il rispetto delle pari dignità tra tutti i cittadini come indica l’art. 3 della Costituzione Italiana.
Il vero auspicio - continua Gasparo - a tutti i socialisti è l’impegno a rinnovare la classe dirigente, arricchendola con la nuova generazione, la quale tiene molto al tema della giustizia sociale: i socialisti devono rivendicare, così come fecero i Padri costituenti, la libertà di espressione e l’impegno a lavorare per la collettività e il nostro appoggio alla coalizione socialista non può essere una resa, ma l’ incontro e la condivisione di un progetto comune.
dopo la bufera giudiziaria degli anni novanta che coinvolse i socialisti e il loro segretario bettino Craxi, il partito socialista in Italia si eclissò, nessuna forza politica riuscì a garantire diritti e sostegno alla classe lavoratrice che é più povera di quanto lo fosse nel dopoguerra.
In questo momento di rottura siamo chiamati ed essere portavoce di proposte concrete: non può compiersi l’ennesimo “ripristino” dei vertici di partito, tutto questo non aiuterà a ricostruire un rapporto di fiducia, oggi fortemente compromesso, con cittadini ed elettori.
Dovranno essere le associazioni, i movimenti e i partiti costituiti spontaneamente dal basso, gli indicatori forti della classe dirigente per dare risposte ai bisogni di ogni territorio.
Da parte nostra è già iniziato un lungo lavoro di studio per la stesura delle linee programmatiche ed uno studio specifico delle risorse del territorio di tutti i Comuni del Lazio, in vista delle consultazioni elettorali Comunali e Regionali del 2010.
Faccio un appello – conclude Gasparo - a tutti quelli che condividono il nostro pensiero: avvicinatevi alla U.I.L.S. lavorate al nostro fianco con l’obiettivo comune di migliorare le condizioni di tutte le categorie sociali, per la solidità e la piena democrazia del Paese, assumiamoci tutti la responsabilità di intervenire con urgenza per evitare di precipitare nel degrado assoluto da cui difficilmente si potrà riemergere.

giovedì 8 ottobre 2009

Convention nazionale socialisti a Roma




Il prossimo 10 Ottobre a Roma, una grande Convention nazionale di tutti i socialisti autonomisti aperta ai settori della società che ne condividono l’impostazione per dare vita ad un movimento aperto che punti alla ricostituzione del dissolto PSI e che sia l’unica casa di tutti i socialisti che si riconosco nell’unico simbolo della tradizione socialista italiana. Si è deciso altresì di stilare un “Manifesto dei Valori” centrato sui temi della laicità, delle libertà, della legalità e dei diritti sociali, specie del mondo del lavoro investito da una crisi senza precedenti.

Assemblea generale Socialista
Sabato 10 ottobre p.v. ore 10,00 al Teatro Eliseo.
Per chi volesse partecipare con il nostro gruppo UILS, l'appuntamento è alle 9,30 nella nostra sede via Baccina 62 a Roma.