lunedì 31 agosto 2015

L'ESTATE STA FINENDO, L'INQUINAMENTO DEI NOSTRI MARI NO

Se ne parla poco e non sempre con la dovuta attenzione, ma alla fine dell'estate chi vuoi se ne ricordi!? I nostri mari sono inquinati ma in fin dei conti, pur di passare qualche ora di refrigerio, non sembra essere un argomento di discussione sotto i nostri ombrelloni. Eppure conoscere la salubrità delle nostre acque dovrebbe essere un must, soprattutto per chi ha bambini piccoli. Basti pensare alla sfilza di bimbi colpiti da gastroenterite, bolle e impetigine dopo il bagno nelle acque Pescaresi. L'Arta, agenzia regionale per la tutela dell'ambiente, aveva infatti rilevato tramite analisi delle acque escherichia coli ed enterococchi in quantità superiore a quella consentita per legge. Ma non solo la costa abruzzese, anche Campania, Calabria e Sicilia.
A darne conferma un'indagine di Goletta Verde che evidenzia appunto un inquinamento (di batteri di origine fecale) superiore ai limiti di legge in ben 24 punti ogni 20 km sulle coste campane. A seguire la Calabria con un punto ogni 32 km, e la Sicilia con uno ogni 74 km. Saperlo non sono non riesce a fermare la balneazione nelle zone a rischio, ma si continua incessantemente a far defluire scarichi inquinanti nelle nostre acque, ben sapendo dell'assenza o mancata efficienza dei depuratori. Un fenomeno da sempre conosciuto ma di cui a quanto pare non importa. Si cercano colpevoli, si affibbiano colpe a destra e a manca, ma la dura verità è che è l'uomo stesso artefice della propria distruzione.

Nessun commento:

Posta un commento