domenica 29 settembre 2013

Irresponsabilità

La situazione economica italiana, come noto, non è tra le più floride, tutt'altro. Una grave crisi recessiva, un debito pubblico che difficilmente rimarrà al di sotto del 3%, come richiesto dalla U.E., una disoccupazione dilagante, soprattutto giovanile, con punte fino al 50% nel sud, migliaia e migliaia di piccole imprese e commercianti che chiudono la propria attività, centinaia di miglia di lavoratori in cassa integrazione, bar, ristoranti e alberghi in grosse difficoltà, consumi in caduta libera, prestazioni sanitarie sempre meno accessibili, investimenti e crescita che non decollano, tassazione sempre più pesante, famiglie inadempienti su rate di mutuo e utenze, un'Italia praticamente allo sfascio. In questa situazione drammatica, a voler essere ottimisti, solo una classe politica seria e responsabile potrebbe trovare le soluzioni adeguate, intervendo in modo compatto, serio e responsabile, nell'interesse del Paese, e quindi nell'interesse di tutti noi. Quanto detto dovrebbe essere talmente evidente che non ci sarebbe bisogno di ulteriori commenti e soprattutto di ulteriori perdite di tempo. Eppure, in questi giorni, assistiamo allibiti al comportamento irresponsabile di un folto gruppo di politici che, incuranti, ma ben consapevoli, dell'imminente disastro, rassegnano le loro dimissioni dal Parlamento e dal Governo. Una decisione contraria alla logica e al buon senso. E allora perché lo fanno? Nell'interesse del popolo? Nell'interesse delle famiglie bisognose? Nell'interesse dei disoccupati? Nell'interesse delle imprese? Nell'interesse di tanta gente in difficoltà? No, giammai! Cui prodest allora tutto questo? A un solo uomo, straricco, potente e di successo. Che poi i cittadini siano alla fame e l'Italia vada in malora, chi se ne frega!

lunedì 23 settembre 2013

Ladri di Stato

Da molti anni stiamo sostenendo una battaglia perché Equitalia sia riorganizzata e sia al fianco e non contro i cittadini, amica e non un nemica. Più volte abbiamo stigmatizzato i deplorevoli comportamenti, al limite della persecuzione, che hanno caratterizzato nel tempo l’azione di questo apparato burocratico. Da sempre lamentiamo l’eccessivo potere di cui ha goduto e gode la Pubblica Amministrazione, che persegue i debitori, ma non paga i creditori. In più occasioni abbiamo sollecitato un intervento delle Istituzioni affinché cessassero gli atti persecutori nei confronti di tanta povera gente e di tanti imprenditori in difficoltà. Eppure, questi comportamenti vessatori non sono cessati, anzi, hanno causato disperazione e talvolta atti estremi. Ora veniamo a sapere che sono in corso diverse indagini che stanno interessando, per ora, alcuni di questi signori, incorruttibili nei confronti dei poveri, ma corruttibili, eccome, da parte di chi può permetterselo. E il timore è che questo cancro possa ulteriormente produrre altre metastasi, allargandosi a macchia d’olio in un Paese ormai allo stremo. Un marciume che ormai sta dilagando in tutta Italia e in ogni settore. Vergogna, ladri di Stato! Nei loro confronti dovremmo usare la legge del contrappasso: con la stessa ferocia con cui hanno tartassato gli altri, tartassiamo ora loro!

Ricerca senza scimpanzé

Nella ricerca biomedica, gli Stati hanno ridotto al minimo l’uso di scimpanzé. Il direttore dell’agenzia americana NH ha, infatti, annunciato che oltre 300 primati di proprietà verranno trasferiti in alcuni centri specializzati e gran parte degli esperimenti saranno cancellati e comunque limitati a procedure non invasive. Infatti nuovi metodi scientifici hanno reso in gran parte superfluo l’uso di scimpanzé, che condividono con gli esseri umani il 98% del patrimonio genetico e proprio per questo l’agenzia afferma siano utili per la sperimentazione. Probabilmente continueranno ad essere usati per ricerche su vaccini, patologie autoimmuni e cancro, anche se il loro impiego sarà regolamentato più strettamente (almeno così dicono negli Stati Uniti). Nel marasma generale, e benché ancora insufficiente, accogliamo comunque con favore questa buona notizia. Tuttavia, solo un profondo cambiamento culturale e una maggiore sensibilità nei confronti della “sperimentazione sugli animali” potranno modificare radicalmente questo vergognoso comportamento e portare ad una soluzione definitiva.

domenica 22 settembre 2013

Bordello istituzionale

Se non fosse perché il Paese è allo sbando e prossimo alla bancarotta "fraudolenta", potremmo tranquillamente accomodarci in prima fila e assistere divertiti alle comiche che i nostri iluminati rappresentanti parlamentari mettono in scena quotidianamente e con successo nel teatrino della politica. "Teatro nel teatro", volendo richiamarci alla, quanto meno attuale, arte pirandelliana. "Questa sera si recita a soggetto" e l'uno contro l'altro armati, dando concreto seguito all'enunciato manzoniano, si scagliano "Ciascuno a suo modo", non contro l'avversario politico (il che sarebbe anche plausibile), ma contro il collega di partito, reo di voler occupare, in loro vece, la poltrona più ricercata e ambita. E allora assistiamo, allibiti, al bordello PD: Renzi contro Letta, Cuperto contro il giaguaro, Renzi e Letta contro Cuperto, Bersani contro Epifani, Renzi contro Bersani, e tutti contro tutti. E il PDL, non volendo rimanere escluso dalla bagarre, non è da meno: in campo aperto si scontrano, a suon di morsi, la pitonessa piemontese contro Alfano (beh la ciccia c'é), i falchi contro le colombe, Brunetta che, sotto sotto (é il caso di dirlo), riflette sul da farsi, mentre Schifani, completamente allineato al Capo, gli bisbiglia un accorato e suadente "Come tu mi vuoi". Nel M5S, Grillo urla, dimostrando una corenza da invidiare, contro il mondo intero, ringhiando contro la vittima di turno e senza risparmio di energie vocali (ultimamente è toccato alla Boldrini, in ossequio al principo dell'uguaglianza di genere). Alcuni dissidenti pentastellari, come i "Sei personaggi in cerca d'autore", cercano una collocazione politica e qualcuno che gli dia retta. Maroni, leader della Lega dimezzata, in un avvincente "Giuoco delle parti", cerca di ribattere, dimostrando un coraggio impavido, all'amico/nemico Bossi, detto il trota senior, in uno scambio di improperi di varia natura, accompagnati da un melodioso sottofondo di note crozziane. Ma non finisce qui. L'imparzialità del Quirinale viene tacciata di parzialità. La Magistratura di essere politicizzata. La Consulta di essere schierata. Il Governo di essere scoppiato. Il Paese di essere crollato. Il popolo di essere arrabbiato. Bordello istituzionale. Ma "Così é (se vi pare)".

giovedì 19 settembre 2013

L'imbonitore

Ieri è andata in scena la solita, noiosa, ripetitiva presa in giro da parte dell’imbonitore. Come sempre viene manipolata la verità, come sempre il ruolo interpretato è quello della vittima predestinata, come sempre si accusa la magistratura politicizzata, come sempre si sale sullo scranno del sovrano che risolve tutti i problemi del Paese in tempi brevi, rapidi e indolori. E’ andato in scena un film già visto, la solita commedia dell’arte, il solito protagonismo demagogico. Tuttavia, fino a quando scenografia e sceneggiatura si limitavano alle consuete, esasperanti, ridicole esternazioni, pur con molta fatica, si sopportavano pazientemente. Ma quello che è successo stavolta è di una gravità tale da escludere qualsiasi tipo di ironia e di sarcasmo. Incitare il popolo italiano a scendere in piazza al fianco dell’illustre condottiero, incitare i cittadini alla ribellione in difesa della democrazia e della libertà è quanto di più irresponsabile e inaudito potesse essere detto, soprattutto da un personaggio che, fino a ieri, ci ha rappresentati nel mondo. Poco meno di un secolo fa, da un balcone di Piazza Venezia si affacciava un paffuto signore che, rivolgendosi agli italiani, li incitava pressappoco così: “Italiani, un'ora segnata dal destino batte nel cielo della nostra patria. La parola d'ordine è una sola, categorica e impegnativa per tutti: VINCERE! E vinceremo, per dare finalmente un lungo periodo di pace all'Italia. Popolo italiano dimostra la tua tenacia, il tuo coraggio, il tuo valore!” E sappiamo tutti com'è andata a finire!

mercoledì 18 settembre 2013

Welfare disatteso

Una politica sociale inesistente, o quasi, un welfare disatteso, nonostante tanti bei propositi, i più deboli abbandonati al loro destino, uno stato praticacamente inesistente ogni volta che si parla di solidarietà e di assistenza sociale: questa é la triste realtà del nostro Paese, incapace non solo di affrontare la crisi economica, ma anche di dare sostegno a quanti si trovano in situazioni di difficoltà e di bisogno, non solo finanziario. Mi riferisco in particolare a quelle persone anziane e malate, e sono sempre più numerose, che vengono lasciate da sole a risolvere i loro problemi e le loro necessità quotidiane. E' notizia recente di un povero anziano, che , preso dalla disperazione, ha tolto la vita alla donna con cui aveva condiviso per tanti anni la propria esistenza, perché incapace di sopportare ancora la grave malattia della moglie. Pagine e pagine dei mass media e servizi tv sono dedicati alle schizofrenie dei nostri politici, a quanto dirà Berlusconi, e se lo dirà, alla spettacolarizzazione di eventi come quello della Costa Concordia, alle tette della Hunziker, al matrimonio folcloristico della Rodriguez, e via di questo passo, ma poco o nulla viene detto su situazioni tragiche come quella raccontata e sulla latitanza dello stato sociale. Ma i giornali si devono vendere e l'audience è fondamentale per incassare soldi dagli sponsor. Questo vogliamo e questo ci danno. La gente vuole ridere, divertirsi, pensare alle frivolezze, non essere rattristata e appesantita da problemi seri, che si pensa, a torto, possano riguardare sempre e solo gli altri. Una mentalità più aperta verso le necessità del prossimo, una cultura più attenta alla solidarietà, questo forse ci manca, perché, come diceva George Bernard Shaw "Il peggior peccato contro i nostri simili non è l'odio, ma l'indifferenza".

martedì 17 settembre 2013

Tu quoque Napolitano

Da più parti e da più tempo si sollecita una forte riduzione di sprechi e spese inutili, meglio conosciuta, mutuando un termine inglese,come spending review. Ridurre gli stipendi dei parlamentari, limitare le pensioni d'oro, eliminare le auto blu, abolire il finanziamento pubblico ai partiti, e via dicendo. Parole, parole, parole..... diceva una famosa canzone. Ma che, anziché abbattere i costi, si sia addirittura fatto il contrario, non è cosa buona e giusta, se non totalmente fallimentare in un bilancio familiare, o se preferite italiano, dominato da continue linee rosse e da profondi segni meno. Che poi questa iniziativa sia stata presa proprio da Napolitano, lascia sconcertati e interdetti. La recente nomina di ben quattro senatori a vita, del tutto inutile in questo particolare momento, ne è la dimostrazione più lampante. Ma non finisce qui! Da buongustai, quali siamo, non ci siamo fatti mancare neanche il dessert, come leccornia servita alla fine di ogni pasto che si rispetti. Ed ecco uscire improvvisamente dal cilindro del prestigiatore il grande Giuliano Amato, uomo per tutte le stagioni (nel senso che sono decenni che è in auge) e per tutti i ruoli istituzionali (ha provato anche a fare il Presidente, ma gli ha detto male!). Sembra che il nostro sia coinvolto in uno scandalo, recentemente pubblicizzato e al limite del penale (ovviamente sul fatto dovrà pronunciarsi chi di competenza), e che stia per prestare giuramento come giudice della Corte Costituzionale, in coerente applicazione della legge del contrappasso, che nel suo caso funziona però al contrario. E così avremo come giudice costituzionale uno che forse sarà inquisito! Tuttavia in Italia può succedere veramente di tutto! Anche che la illuminante proposta di nominare Amato sia partita dal nostro caro e illustre Presidente.

Il valore della vita

La vita umana, come quella degli animali, pur con i distinguo del caso, ha un immenso valore. Affermazione, questa, che penso possa riscuotere un consenso più o meno unanime. Tuttavia, non l'hanno pensata proprio così gli organizzatori del palio di Asti che, di fronte alla morte di un povero cavallo, hanno ritenuto più giusto continuare lo spettacolo, con un'indifferenza e una freddezza emotiva che offendono etica e coscienza. Ritengo che si dovrebbe evitare di giocare con la vita degli animali per soddisfare passioni insane e festaiole, se non anche discutibili interessi economici. Ma quand'anche fosse, cerchiamo di comportarci almeno da esseri umani, con tutto quello che una definizione del genere sta a significare.

lunedì 16 settembre 2013

Frasi famose

Letta (IL CATASTROFICO): "In caso di crisi, pagheremo l'IMU e la manovra per l'Italia la farà Bruxelles" p.s. non si è ancora accorto che di catastrofico c'è solo il suo Governo; Berlusconi (IL CONDANNATO) : non parla, fa parlare gli altri "Berlusconi dice tutto, la verità in un video" p.s. ci permettiamo di aggiungere un aggettivo possessivo : "............., la SUA verità in un video"; Santanché (LA SUDDITA): "Inutile confidare sul Colle" p.s. e perchè mai dovrebbe farlo? Forse per ottenere l'ennesima decisione ad personam?; Istat (I DATI) : "Negli ultimi tre anni persi un milione di posti di lavoro tra gli under 35". Chiacchiere (interessi personali) e Fatti (interessi collettivi). Meditiamo. Tutti!

domenica 15 settembre 2013

Mamme incazzate

Pur scusandomi del titolo un po' troppo colorito, tuttavia devo ammettere che "il termine" rende bene l'idea di quanto si sta verificando tra le mamme con bambini disabili. E' in atto una vera e propria rivolta "democratica" nei confronti di un Governo che, a parole parla di investimenti nell'ambito dell'istruzione, ma nei fatti lascia senza un'adeguata assistenza scolastica migliaia e migliaia di bambini diversamente abili, suscitanto in questo modo l'ira, per usare un eufemismo, di mamme disperate, lasciate sole nel sopportare il peso di una situazione per loro sfortunata. In tutto questo, e ci spiace dirlo, pur non essendone del tutto sorpresi, i nostri illustri politici, sempre pronti a tagliare "i fondi per gli altri", se ne guardano bene dal tagliare "i fondi per loro", riducendosi ad esempio il numero delle auto blu, le prebende, gli stipendi, gli appannaggi vari e via dicendo. Come altrettanto bene, e con una maestria direi al limite del superlativo, rimandano in continuazione e sine die l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, che andrebbe a finire (ne dubitavate?) nelle loro tasche senza fondo o sfondate, che è la stessa cosa. Il compianto Martin Luther King affermava che se si usano secchi d'acqua per spegnere un incendio, ma non si riesce a farlo, non per questo l'acqua non serve, ma semplicemente occorre più acqua. Analogamente, se una protesta non sortisce l'effetto desiderato, non per qesto non serve, ma semplicemente occorre una protesta più grande. Parole sante.

venerdì 13 settembre 2013

Imprenditori all'ingrasso

Ora, nessuno vuole mettere in dubbio che gli imprenditori, mettendo a disposizione i propri capitali, espongono se stessi e le loro aziende ad un potenziale rischio d'impresa, ancor più serio oggi alla luce dell'attuale grave crisi economica che stiamo attraversando. Com'é altrettanto indubitabile che non è, il loro, un atto di generosità nei confronti della classe lavoratrice, ma rientra perfettamente in un rapporto di lavoro caratterizzato dalla c.d. sinallagmaticità delle prestazioni. Faccio riferimento, ovviamente e soprattutto, alle grandi imprese, quelle cioè in cui il proprietario conosce a malapena il numero dei propri dipendenti e cosa fanno, preoccupato, com'é, di incrementare a dismisura i già lauti profitti, magari indirizzandoli fraudolentemente all'estero o evadento le tasse. Se poi l'azienda é zeppa di amianto da decenni, senza che si sia fatto nulla per metterla in sicurezza, e può causare la morte di qualche decina di persone, cosa importa? Se poi ogni tanto esplode qualche altoforno o qualche cisterna e i lavoratori saltano in aria, pazienza! Pecunia non olet. Ma non basta. Alcuni di questi signori si permettono anche il lusso di far perdere il posto di lavoro a 1.400 dipendenti, mettendo sul lastrico altrettante famiglie, ricattando, con questa decisione, lo Stato che, attraverso la magistratura, ha avuto l'ardire di sequestrare parte della loro immensa ricchezza. "Dolce è, quando i venti sconvolgono le acque nel vasto mare, contemplare da terra l'altrui gran fatica - scriveva Lucrezio De Caro nel De rerum natura - Chiusi nel nostro benessere, osserviamo con distacco gli altri annaspare".

giovedì 12 settembre 2013

Eureka

Annuntio vobis gaudium magnum: habemus oeconomica recuperare! Sorpresa, mia grande sorpresa! Il sig. Squinzi, presidente della Confindustria, dopo aver espresso, non più di un mese fa, forti preoccupazioni sul futuro economico dell'Italia, recentemente ha cambiato opinione e ha declamato con gioia la fine della recessione e l'avvio della ripresa economica. Ergo, mi chiedo: cosa è cambiato rispetto a un mese fa? Ergo, mi rispondo: nulla, ma proprio nulla! Anzi! Tant'é che tutti gli organismi nazionali e internazionali, riferendosi all'Italia, sfornano dati su dati che confermano, al contrario di ciò che afferma Squinzi, una situazione allarmante sia per l'occupazione che per lo sviluppo economico. Il PIL continua ad essere negativo, stiamo perdendo quote di export, i giovani non trovano lavoro, le imprese chiudono, i lavoratori in mobilità aumentano, i consumi diminuiscono.... etc etc. Non basta? Probabilmente Squinzi o vive su un altro pianeta o frequenta un po' troppo il palazzo (propenderei per questa seconda ipotesi). A quanto pare i poteri forti di questo Paese continuano nella loro opera di mistificazione e di manipolazione e soprattutto ci considerano dei deficienti (traduzione: persone totalmente o parzialmente minorate nella loro attività intellettuale)!

mercoledì 11 settembre 2013

Permalosità gratuita

Il permaloso doc, tanto per sintetizzare, è colui che non riesce ad accettare serenamente i giudizi e le valutazioni espresse e che reagisce in modo esagerato a parole e comportamenti che altri non considererebbero offensivi. Fauna, questa, abbastanza presente e attiva , senza dubbio alcuno, nell’ambito della nostra classe politica. E quanto accaduto recentemente alla Camera dei deputati, perfetta fotocopia di molti altri analoghi fatti passati, ci fornisce l’ennesima, ulteriore prova "provata" che quanto detto non appartiene al mondo delle favole, ma a una, purtroppo, seria e concreta realtà. Orbene, è notorio che l’Italia si pone ai primi posti, tra i Paesi europei, in fatto di corruzione. La sola evasione fiscale, di cui la frode fiscale costituisce un aspetto ancora più inquietante, ci sottrae qualcosa come 60 miliardi di euro, che potrebbero essere utilmente spesi per rilanciare sviluppo ed occupazione (altro che i 4 miliardi di IMU sulla prima casa!). Come è ancora più notorio, che i vari Previti e Dell’Utri, Vito e il Batman del Lazio, Del Pennino e un elenco smisurato di altri noti “illustri” personaggi, tutti condannati in via definitiva, senza dimenticare i generosi politici lombardi, non erano e non sono certo molto distanti dal centro destra e dal PDL. Eppure questo partito si sente infangato e offeso se un rappresentante del M5S ricorda in aula questi “onesti e trasparenti” precedenti. E lo stesso PD si sente infamato, se accusato di incuci e scorrettezze varie. Ma non avete visto come è andata a finire la riunione della Giunta per le elezioni che, dopo oltre un mese, ancora rimanda la decisione sulla decadenza del Cavaliere (ancora si chiama così?), che sappiamo tutti essere stato condannato in via definitiva per frode fiscale? Basta sfiorarli, questi c.d. onorevoli, e saltano in aria come cavallette schizofreniche, in barba a coloro che avrebbero tutto il diritto di ritenersi defraudati ingiustamente della propria dignità di esseri umani e di cittadini, vittime come sono di inefficienze e di sperequazioni, relegati nel ghetto dell’emarginazione e della povertà. Cari politici, anzichè passare il vostro tempo ad offendervi, perchè non cercate di impegnarvi nella cura e nella salute dell’economia e della morale?

sabato 7 settembre 2013

Fariseismi internazionali

I Grandi della Terra, o almeno molti di essi, si sono improvvisamente resi conto, dopo aver latitato per mesi e mesi, che in Siria perdura una situazione di violenza fratricida e che Assad ha fatto e fa uso di armi chimiche contro il suo popolo. Obama vorrebbe intervenire immediatamente per salvare il mondo, Hollande, furbescamente più cauto, vorrebbe aspettare il rapporto degli ispettori ONU, gli inglesi, dopo un primo momento di interventismo schizofrenico, sono spariti dalla circolazione, Letta, da tipico italiano, mantiene un atteggiamento equidistante, così da non inimicarsi nessuno. Putin sostiene Assad, così come fa l'Iran, altri sono contro. Focolai di guerra sono presenti in molte altre parti del mondo, soprattutto in Africa, ma passano sotto silenzio, nel disinteresse generale, o quasi. Verrebbe da pensare che certe prese di posizione vengono assunte solo e se conviene e non, come si dovrebbe, sulla base di obiettive, gravi e serie ragioni. Il fariseismo non é solo italico e almeno questo ci conforta. Ma una cosa é certa. Qualcuno, per favore, faccia presente a Letta che il G20 non si é riunito per elogiare gli sforzi fatti dal suo Governo, ma forse per dibattere su qualche altro problemino, un po' più serio.

Fariseismi italici

La nostra eccelsa classe politica, da sempre sensibile verso i diseredati e i più deboli, nonostanti gli sforzi sovrumani e il grosso impegno profusi, non riesce ad abbattere una disoccupazione (circa 12%), non più sostenibile soprattutto a livello giovanile (circa 40%). Poi ci accorgiamo, con evidente stupore, che circa 260 mila minorenni vengono sfruttati in lavori manuali, anche faticosi, ma ritenuti indispensabili per sostenere economicamente le proprie famiglie in difficoltà. Siamo in Cina? Macché, siamo in Italia! Cosa si sta facendo per eliminare, o almeno ridurre, la disoccupazione giovanile? Nulla, o poco! Cosa si sta facendo per eliminare l'occupazione minorile? A dire il vero, mi sembra anche strano che in un Paese evoluto, come dicasi dell'Italia, si possa solo pensare che possa esistere un problema del genere. E chissà quanta polvere se alziamo bene tutti i tappeti!

L'ombelico del mondo

In Italia.... la disoccupazione è galoppante, le imprese falliscono o delocalizzano, la recessione continua a mangiarci i pochi risparmi rimasti, i giovani non hanno futuro, la corruzione dilaga, la meritocrazia latita..... Fuori Italia..... la povertà dilaga (anche in Italia), milioni di anziani, donne e bambini muoiono per denutrizione e altrettanti milioni non possono essere curati o vengono curati in modo inadeguato, l'anti ecologia domina, le guerre si espandono, il pericolo di una terza guerra mondiale é più che reale..... L'alba del giorno dopo? No! L'alba di questo giorno! Eppure, in tutto questo sfacelo, di cosa si parla da noi? Del Cavaliere..... l'ombelico del mondo!

domenica 1 settembre 2013

Etica ed estetica

Due differenti percorsi di vita, l'estetico e l'etico, due modalità di comportamento che, incontrandosi e scontrandosi, rappresentano indubbiamente due facce di una stessa realtà, suscettibile di essere interpretata e vissuta sulla base di scelte soggettive e contrapposte. Di rilievo, per chi ne volesse approfondire il significato, é la dotta analisi fatta da Kierkegaard (con lo pseudonimo di Viktor eremita) nel libro "Enter-Eller", a riprova che atteggiamenti così diversi fossero evidenti e studiati già in epoche passate. La peculiarità dell'esteta é quella di vivere all'istante, in modo allegro e scanzonato, considerando l'altro solo un'occasione per il proprio godimento e cercando di persuaderlo, manipolandolo, per raggiungere il proprio scopo, sia esso erotico, economico o di potere. O, come afferma Weber, più che la bontà e verità di un programma, ciò che caratterizza lo stadio estetico della vita (o dell'esteta) sono la persuasione e il consenso pubblico. MacIntyre, in "Dopo la virtù", preferisce usare piuttosto il termine "ricco esteta", ma i contenuti non cambiano. Tutt'altro significato e, aggiungerei, tutt'altro peso specifico acquista viceversa un comportamento etico e morale, che non significa moralismo, teso alla realizzazione e al conseguimento di obiettivi completamente opposti ai precedenti. Seppur utile, non appare però indispensabile disturbare illustri filosofi del passato per definire personaggi, atteggiamenti e modi di vivere che qualificano i nostri attuali rappresentanti politici, che definirei, con scarse o rare probabilità di essere smentito, dei grandi, sublimi, insuperabili esteti, per nulla, ma proprio per nulla, etici.