giovedì 10 ottobre 2013

Povero direttore

O forse sarebbe meglio dire “il direttore povero”. Sì, perché abbiamo letto che Befera non ritiene, bontà sua, di avere i requisiti necessari per entrare a far parte del ristretto e privilegiato club degli italiani ricchi. Tant’è che, intervistato, alla domanda sul tema, ha risposto candidamente di no. Salvo poi a scoprire che il reddito annuo percepito supera i 300.000 euro, collocandosi ben al di sopra delle spettanze del Presidente degli Stati Uniti. Ci sarebbe ora da domandare al sig. Befera, che, ricordiamolo, ricopre contemporaneamente le cariche di direttore dell’Agenzia delle Entrate e di presidente di Equitalia, come andrebbero considerati, a suo parere e secondo il suo metro di giudizio, tutti quei lavoratori che, si e no, arrivano ai 15000 euro annui e che vengono spesso vessati e minacciati dagli sceriffi dell’erario? Solidarietà impone, a questo punto, anche per evitare futuri e insanabili rimorsi, un richiamo doveroso ad una mobilitazione generale per una lodevole e generosa raccolta fondi che possa permettere al sig. Befera e ad altri “poveri cristi” come lui di superare le difficoltà di ogni giorno e di sperare in un futuro più sereno e più luminoso.

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