(Mappa tratta da Limes - Rivista italiana di Geopolitica) |
Oltre
all'intricata situazione politica di casa nostra, un' altra vicenda che ha occupato le pagine dei quotidiani e gli spazi dei telegiornali, è stato
senza dubbio il caso ucraino. In generale -a onor del vero - gli scenari
che ci sono stati proposti, soprattutto dall'informazione televisiva, che nel nostro paese è spesso miope e superficiale,
non sono del tutto corretti. O meglio, sono stati semplificati
all'inverosimile. La prima cosa che ci preme ricordare è che in Ucraina
non
c'è stata una semplice lotta di potere tra filogovernativi (i
sostenitori di Yanucovich e della politica filo russa - tanto per
intenderci) e i cosiddetti europeisti. In realtà gli interessi in campo
vanno al di là dei confini della "Piccola Russia". Infatti, da una parte
troviamo l'ombra dell' Europa e degli Stati Uniti, che per interessi
prettamente economici e geopolitici - lasciati i loro tradizionali
vessilli di democrazia, libertà e pluralismo - appoggiano i
filoeuropeisti (movimenti xenofobi e nazionalisti che si ispirano a
ideologie di estrema destra) mentre la Russia come abbiamo testé
ricordato, appoggia i filo governativi di Yanucovich. Il partito di
Julia Timoshenko, ora capeggiato da Arsenij Jatseniuk, e
il partito dell’ex pugile Vitalij Klitschko (gradito soprattutto agli
americani) chiedono l’immediata ripresa
dei negoziati con Bruxelles, mentre i nazionalisti di Svoboda, guidati
da Oleg Tyahnybok, chiedono un’Ucraina indipendente dai trattati
comunitari sul piano economico-commerciale, ma militarmente legata alla
NATO e a specifiche alleanze con Washington e Londra in caso di
“aggressione”. Si sono dunque scontrate due macro-tendenze, sebbene
stratificate e differenziate al loro interno: da un lato la spinta verso
Ovest, prevalente nella parte occidentale del Paese, tradizionalmente
legata all’eredità storica del dominio polacco-lituano, e dall’altro la
spinta verso la Russia e il progetto moscovita dell’Unione Eurasiatica,
caldeggiati in maggioranza nella parte orientale, la più ricca e
industrialmente sviluppata anche grazie ai suoi legami storici e
commerciali con quelli che vengono considerati i “fratelli russi”. Ora
Yanucovich è scappato e sulla sua testa è stato spiccato un mandato di
cattura internazionale. Cosa succederà dunque a questo punto? E'
difficile da prevedere. Allo stato attuale però, una scissione del paese
non è lontana dal concretizzarsi.