La prossima settimana il Parlamento certificherà con il voto di fiducia
il I Governo del "Sindaco d'Italia" Matteo Renzi. Intanto, il più è
fatto. Ieri "Mister Stai Sereno" e il suo Esecutivo - composto da 16
ministri - hanno sfilato davanti al Presidente della Repubblica per il
rituale giuramento. Ergo, il Governo è ufficialmente in carica.
Rispetto alla sua composizione, il "Rottamatore" non si è voluto smentire, anzi. Ma questa voglia di rinnovamento a tutti i costi, in un momento così delicato per le sorti del nostro Paese ci è apparso troppo azzardato, sicuramente inopportuno. Opinabili ci appaiono le riconferme NCD, dettate senza ombra di dubbio dagli "inciuci di palazzo"; inciuci che lo stesso Renzi poco tempo fa, in alcune sue dichiarazioni pubbliche, aveva scongiurato (ma è noto ai più il ritornello...basta un poco di zucchero e la pillola va giù...). Ancora più discutibili sono i suoi Ministri. Quasi nessuno ha l'esperienza adatta a ricoprire i ruoli per cui è stato nominato. Un esempio su tutti, forse il più eclatante, quello di Andrea Orlando che nel Governo Letta ricopriva la carica di Ministro dell'Ambiente e che ora si ritrova a gestire il complicatissimo e delicatissimo Ministero della Giustizia. Alla faccia delle riforme!
Impressionante ci risulta la "nonchalace" con la quale il Ministero degli Esteri è stato affidato all'inesperienza di Federica Mogherini che si ritroverà a gestire l'intricato caso dei Marò oltre che le nostre relazioni internazionali.
Ci sembra inoltre una ridicola forzatura quella della composizione otto più otto. L'annoso problema della parità fra uomo e donna non è questione che passa dai numeri (soprattutto se a discapito della competenza). Insomma, mentre il nuovo presidente del Consiglio - poco dopo il giuramento - dichiara che"La ricreazione è finita", a noi sembra invece (aimé) che sia appena iniziata.
Rispetto alla sua composizione, il "Rottamatore" non si è voluto smentire, anzi. Ma questa voglia di rinnovamento a tutti i costi, in un momento così delicato per le sorti del nostro Paese ci è apparso troppo azzardato, sicuramente inopportuno. Opinabili ci appaiono le riconferme NCD, dettate senza ombra di dubbio dagli "inciuci di palazzo"; inciuci che lo stesso Renzi poco tempo fa, in alcune sue dichiarazioni pubbliche, aveva scongiurato (ma è noto ai più il ritornello...basta un poco di zucchero e la pillola va giù...). Ancora più discutibili sono i suoi Ministri. Quasi nessuno ha l'esperienza adatta a ricoprire i ruoli per cui è stato nominato. Un esempio su tutti, forse il più eclatante, quello di Andrea Orlando che nel Governo Letta ricopriva la carica di Ministro dell'Ambiente e che ora si ritrova a gestire il complicatissimo e delicatissimo Ministero della Giustizia. Alla faccia delle riforme!
Impressionante ci risulta la "nonchalace" con la quale il Ministero degli Esteri è stato affidato all'inesperienza di Federica Mogherini che si ritroverà a gestire l'intricato caso dei Marò oltre che le nostre relazioni internazionali.
Ci sembra inoltre una ridicola forzatura quella della composizione otto più otto. L'annoso problema della parità fra uomo e donna non è questione che passa dai numeri (soprattutto se a discapito della competenza). Insomma, mentre il nuovo presidente del Consiglio - poco dopo il giuramento - dichiara che"La ricreazione è finita", a noi sembra invece (aimé) che sia appena iniziata.
la cosa più triste è che anche durante la ricreazione appena iniziata, a spartirsi la merenda saranno sempre le solite facce di bronzo!!!
RispondiEliminaCi sono tante cose che non quadrano, però aspettiamo prima di dare giudizi definitivi sulla competenza. C'è stato di peggio...
RispondiEliminaCaro Ilario, concordo con te che AL PEGGIO NON C'E' MAI FINE, come afferma giustamente la nonna di Floriana, ma la competenza é un dato obiettivo. O c'é o non c'é.
EliminaPurtroppo come dice una saggia donna (mia nonna) 《AL PEGGIO NON C'É MAI FINE!!!》e questo mi fa rabbrividire.
RispondiEliminaSpero sia solo una senzazione e comunque aspettandosi il peggio anche dei sottili miglioramenti potrebbero ridare speranza al Paese.
Purtroppo l'Italia ha bisogno di un vero e proprio cambio di passo. Non crediamo che "sottili miglioramenti" possano ridare respiro e speranza a questo paese.
EliminaCerto, ma allo stato attuale è sempre meglio poco che la staticità
RispondiEliminarenzi come silvio vedremo dove ci porterà...prepariamoci che per uscire dal baratro dove hanno e abbiamo buttato il nostro paese ci vorrà ancora e ancora TEMPO!
RispondiEliminaBisogna muoversi da subito, non aspettare di vedere come andranno le cose. L'immobilismo non paga!
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