venerdì 21 febbraio 2014

LA LIBERTA' PERSONALE E' INVIOLABILE





Oggi avremmo voluto parlare di "Destinazione Italia", approvato in via definitiva dal Senato con  121 sì e 91 voti contrari. Si tratta di un testo di legge che può essere senz'altro paragonato al minestrone della nonna. Dentro infatti ci hanno buttato un pò di tutto: dal taglio delle bollette, passanto per l'internazionalizzazione delle imprese, fino ad arrivare ad alcune misure previste per Expo 2015.
Rimandando la trattazione di "Destinazione Italia" ad un prossimo post, sopravvenute circostanze ci impongono di parlare dei CIE.
Per chi non li conoscesse, i CIE (Centri di identificazione ed espulsione) sono stati istituiti nel 1998 dalla legge sull’immigrazione Turco Napolitano con il nome di CPT (Centri di Permanenza Temporanea). Divennero CIE durante il governo Berlusconi II grazie al "colpo di genio" di Umberto Bossi e Gianfranco Fini.
Nonostante i cittadini stranieri si trovino all’interno dei CIE con lo status di trattenuti o ospiti, la loro permanenza nella struttura corrisponde di fatto ad una detenzione, in quanto sono privati della libertà personale e sono sottoposti ad un regime di coercizione che, tra le altre cose, impedisce loro di ricevere visite (il permesso per le visite si ottiene non prima di due settimane e dopo una lunga procedura burocratica) e di far valere il fondamentale diritto alla difesa legale.
Eppure la nostra Costituzione non dovrebbe riconoscere e garantire i diritti inviolabili dell'uomo? Non richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale?
La libertà personale è inviolabile e queste persone non hanno commesso nessun reato. Sperare, sognare una vita più dignitosa non è un reato. Privare un individuo della libertà personale solo perchè è privo di permesso di soggiorno non dovrebbe appartenere ad un paese che si considera civile. E la coercizione ingiustificata, questa sì che è un reato. 

3 commenti:

  1. Bravo, ti sostengo scrittore anonimo!!!!

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  2. beh si ovviamente il fatto di non violare la libertà di un uomo è cosa sacrosanta..c è anche da dire che se qualcuno di loro dovesse essere un aggiunta all'inguardabile criminalità alla quale siamo sottoposti (e non categorizzo solo verso chi non è italiano, non alzo nessun polverone),di certo non mi preoccuperei se il loro soggiorno nei CIE si prolungasse..simpatica la battuta sul minestrone della nonna

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  3. Si però mi sembra crudele condannare delle persone alla reclusione forzata prima ancora che queste abbiano commesso reato!

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