giovedì 24 marzo 2016
venerdì 30 ottobre 2015
UE, PREMIO SAKHAROV AL BLOGGER RAIF BADAWI
E' il blogger saudita Raif Badawi – tuttora in carcere in Arabia Saudita con l’accusa di apostasia – il vincitore del Premio Sakharov 2015, il prestigioso riconoscimento assegnato ogni anno dal Parlamento Europeo sul tema della difesa dei diritti umani e sulla libertà di parola. Il blogger saudita è stato condannato a 10 anni di prigione e a 1.000 frustate per aver insultato i valori islamici sul proprio sito web, “Free Saudi Liberals”. Le prime 50 frustate gli sono state inflitte davanti a centinaia di astanti il 9 gennaio 2015. Le sessioni successive di fustigazione sono state rinviate a seguito della condanna internazionale e delle cattive condizioni di salute di Badawi. Per sfuggire alle minacce di morte, sua moglie e i suoi tre figli sono fuggiti in Canada. La candidatura di Badawi era supportata da socialisti, dai conservatori e dai Verdi, che hanno anticipato su Twitter l'annuncio ufficiale di Schulz in plenaria. Raif Badawi è stato scelto dalla “Conferenza dei presidenti”, ovvero l'organo del Parlamento europeo che riunisce i presidenti dei gruppi politici.
lunedì 26 ottobre 2015
LA POLONIA VOTA CONTRO L'UE
La destra polacca, rappresentata dal partito Diritto e Giustizia (Pis), sbaraglia la concorrenza e si aggiudica, se i risultati manterranno la tendenza degli exit pool, la maggioranza assoluta dei seggi in parlamento.
Il partito del leader Jaroslaw Kaczynski si afferma sui centristi del premier uscente Ewa Kopacz con il 39,1% dei voti contro il 23,4%.
La scelta del nuovo premier, Beata Szydlo, è uno strappo evidente con le politiche comunitarie. Uno nuovo passo, indietro, verso la nazionalizzazione degli interessi statali.
venerdì 23 ottobre 2015
TRUFFA ALLA SANITA': OSPEDALE ISRAELITICO IN BUFERA, MASTRAPASQUA AI DOMICILIARI
I Carabinieri del NAS di Roma hanno eseguito 17 misure restrittive, di cui 14 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari e 3 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria, nei confronti di dirigenti, medici e operatori della casa di cura privata, l'Ospedale Specializzato Israelitico di Roma. Le ipotesi di reato sono danno e truffa alla Sanità. I provvedimenti emessi dal GIP del Tribunale di Roma sono riconducibili ai risultati di un'indagine condotta dal NAS di Roma e coordinata da un pool della Procura della Repubblica di Roma. Insieme all'esecuzione dei 17 provvedimenti cautelari, l'Autorità giudiziaria di Roma ha disposto il sequestro preventivo per una cifra pari all'ammontare di 7,5 milioni di euro, somma riconducibile alla richiesta economica eccedente le prestazioni realmente erogate della struttura ospedaliera.
lunedì 19 ottobre 2015
OGM, NO GRAZIE.

Durante la Settimana europea delle Biotecnologie, si è dato vita al convegno 'Le politiche per le biotecnologie nel settore agroalimentare, dove siamo e dove andiamo' svoltosi al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano e promosso da Assobiotec, Europabio e da European Scientists Network. Le associazioni vicine al settore hanno contribuito così a rimarcare quelli che per loro sono "scenari di potenziale pericolo per il settore agroalimentare europeo", in particolare di quello italiano. La tesi, di chi lavora per agevolare il profitto delle multinazionali che controllano il mercato del biotech, è che la mancata innovazione, orientata alla produzione di OGM, nel settore agroalimentare porterebbe al declino dello stesso con conseguenze catastrofiche su profitti, distribuzione e posti di lavoro. Uno strenuo tentativo di coniugare termini quali produttività e sostenibilità, in un settore che dovrebbe per prima cosa considerare la propria mission storica ossia l'obiettivo di nutrire, in maniera salutare, gli individui. Coltivare mere logiche di profitto, in un settore che sottostà al significato stesso di salute dell'uomo, significa non avere rispetto della vita oltre che della natura.
venerdì 16 ottobre 2015
FRANCIA, NE' UOMO NE' DONNA. I GIUDICI RICONOSCONO IL "SESSO NEUTRO".

mercoledì 14 ottobre 2015
LA "TERZA INTIFADA" NON SI FERMA. LA RISPOSTA DI ISRAELE

Una storia che sembra ripetersi e che vede la lotta per il territorio al centro della contesa, talvolta mascherata da motivi ideologici e religiosi. Da Gerusalemme alla Cisgiordania passando per la moschea di Al Aqsa, come la chiamano i musulmani o Monte del tempio, come lo definiscono gli ebrei, le ondate quotidiane di attentati non accennano a fermarsi destando allarme altissimo nell’intero Stato.
lunedì 12 ottobre 2015
ATTENTATO ALLA PACE

Iscriviti a:
Post (Atom)