giovedì 18 dicembre 2014

USA-CUBA: PAPA FRANCESCO GUIDA LA SVOLTA STORICA

La premessa risale all’inizio del 1959, quando Fidel Castro aveva preso il potere, Giovanni XXIII era Papa da un paio di mesi e c’erano missionari e suore in fuga da Cuba. E l'epilogo è arrivato ieri, in occasione del 78esimo compleanno di papa Francesco, non è un caso che proprio il pontefice arrivato "quasi dalla fine del mondo", il primo papa latinoamericano, abbia portato a compimento un processo che si è risolto negli ultimi mesi ma la Chiesa ha sviluppato per anni, con la pazienza di chi è abituato a misurarsi nei millenni. "Da oggi cambiano i rapporti tra il popolo americano e quello cubano. Si apre un capitolo nuovo nella storia delle Americhe". Barack Obama dà lo storico annuncio dalla Casa Bianca a mezzogiorno in punto (le 18 italiane). E' una svolta che chiude una crisi endemica durata ben 53 anni: l'America apre a Cuba, ristabilisce le relazioni diplomatiche, cancella un embargo rovinoso per entrambe le parti. Il disgelo matura "in 45 minuti di colloquio tra Barack Obama e Raul Castro", rivela la Casa Bianca. Obama decide anche su questo terreno di lasciare un'eredità "pesante" nella storia. Annuncia il ristabilimento delle relazioni diplomatiche con L'Avana che erano state interrotte nel 1961 in seguito alla rivoluzione di Fidel Castro.
"Negoziati rapidi, per una riapertura dell'ambasciata Usa in tempi stretti", è l'incarico che Obama affida al suo segretario di Stato John Kerry. Inizia anche a smantellare l'edificio delle sanzioni: più facilità per viaggi e turismo, affari e comunicazioni, carte di credito e Internet, rimesse degli emigrati. Con un occhio ai diritti umani, che sarà più facile sostenere abbattendo il muro dell'isolamento.

Nessun commento:

Posta un commento