venerdì 4 settembre 2015

CINA, MENO SOLDATI: DECISO TAGLIO DI 300.000 UNITÀ

Le forze armate cinesi, le più grandi del mondo, con circa 2,2 milioni di soldati, subiranno un taglio di 300.000 unità. Lo ha annunciato il presidente Xi Jinping durante un discorso tenuto a piazza Tienanmen, dopo le 70 salve di cannone che hanno aperto a Pechino la maxi celebrazione della fine della II Guerra Mondiale. “La Cina è un Paese non belligerante, perché noi amiamo la pace e non cerchiamo né l'egemonia sugli altri popoli, né di espanderci", queste le parole del leader asiatico. Una decisione storica, inserita in un piano di riforma militare a lungo termine, che prevedrà comunque, l’incremento degli investimenti sulle armi tecnologiche.
Presenti alla parata gli ex presidenti cinesi, Jiang Zemin e Hu Jintao, oltre agli attuali leader del Plitburo. Tra i leader internazionali c’era anche il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, mentre il premier giapponese Shinzo Abe, dopo le polemiche sulle mancate scuse chieste dalla Cina a Tokyo per le atrocità commesse durante l’occupazione degli anni ’30 e ’40, si è tenuto alla larga dai festeggiamenti. A rappresentare l’Italia è stato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni.

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