lunedì 28 settembre 2015

CUNEO, UNA VENDEMMIA ALQUANTO COSTOSA

Settembre si sa, è il mese della vendemmia. E cosa c’è di meglio di farsi aiutare da un gruppetto di amici a tirar su un po’ d’uva? All’apparenza nulla, soprattutto se si è un pensionato che si spacca la schiena nella vigna di famiglia, seguendo da anni la stessa tradizione: si chiamano gli amici quando l'uva è matura e si raccoglie ancora a mano, senza macchinari, come una volta. Doveva essere un allegro giorno di festa, ma invece si è trasformato in un incubo per un pensionato di Castellinaldo d'Alba (Cuneo) che si è ritrovato 20mila euro di multa da sborsare. Un blitz dell'ispettatorato del lavoro ha rovinato la giornata: l'accusa di lavoro nero e 3.900 euro di ammenda per ogni presente. "Qui in campagna ci si aiuta, non è caporalato. E' assurdo che un uomo che porta avanti pochi filari da solo, con grande sacrificio, sia considerato un evasore", è la difesa del sindaco del Paese.
"Abbandonerò tutto, perché non serve lavorare tanto per questi risultati", commenta il contadino-pensionato a La Stampa. Con la multa in tasca di quasi 20mila euro (3.900 per ogni presente considerato un lavoratore irregolare) il pensionato e i suoi amici si dovranno presentare a Cuneo, nella sede dell'ispettatorato del lavoro, per ribadire la loro posizione.

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