Come noto, nell’antichità era consuetudine sopprimere tutti
coloro che potevano risultare un peso economico per la società, come ad esempio
i bambini con difetti fisici o gli anziani.
Benché in greco, il termine eutanasia stia a significare una “buona morte”, sempre
di morte però si tratta.
Ebbene, ciò che, ormai da tempo, si sta purtroppo verificando
da noi è una lenta e inesorabile distruzione del “sistema Italia”, una lenta e
inesorabile “eutanasia economica”, con la differenza, rispetto al passato, che
alla “buona morte” delle persone si sostituisce la “buona morte” dello sviluppo
produttivo del Paese.
Soltanto Letta, e pochi altri come lui, crede infatti che il
suo Governo non sia stato completamente passivo, ma che con il Decreto del Non
Fare abbia già dato un contributo importante per risolvere la grave situazione italiana,
nonostante che una media intelligenza si
renda immediatamente conto dell’ immobilismo sconfortante dell’attuale
maggioranza, preoccupata soltanto di trovare una soluzione per garantire l’agibilità
politica del Cavaliere, o forse dell’ex Cavaliere.
Nel frattempo le aziende chiudono o espatriano, i nostri
migliori talenti cercano fortuna all’estero, laddove esiste ancora un barlume di meritocrazia, la
disoccupazione giovanile aumenta così come il debito pubblico, etc etc (per non
infierire). Siamo talmente rassegnati al perdurare di questo stato delle cose
che abbiamo mandato ormai in letargo il nostro senso di indignazione.
In compenso, possiamo vantarci di essere il Paese più
corrotto d’Europa, secondi solo alla Grecia.
Nessun commento:
Posta un commento