domenica 18 agosto 2013

Fauni e fauna

Dalla mitologia romana, apprendiamo che la divinità della natura, e precisamente la divinità della campagna e dei boschi, era conosciuta comunemente con il nome di "fauno". Tuttavia si trattava di una divinità il cui aspetto era si dalle forme umane, ma con piedi e corna di capra. Figura emblematica, nonché inquietante,tipica di molti nostri politici, che si ergono a divinità storiche (nel senso che sono incollati da tempi biblici alle loro poltrone)e si pongono su piedistalli dorati, da cui dominano i "comuni" esseri umani, che poi saremmo tutti noi. In realtà poi, ad un occhio attento e obiettivo, non sfugge la vera sostanza delle cose, per cui i fauni si trasformano in fauna, non solo caprina, ma anche ovina, suina, bovina, e via dicendo. Non mancano i paperini, le ochette e le gazze ladre. C'é poi chi, non volendo confonderlo con la massa, é stato onorato nel tempo di appellativi personalizzati, come il caimano o lo squalo, e addirittura un intero partito con l'asinello, senza dimenticare poi i falchi e le colombe. Non mancano i felini, ancorché la maggioranza appartengano alla razza dei cani, da non confondersi con i cani di razza, senza alcuna offesa per i cani. Tale genere di animali si contraddistingue per la fedeltà più assoluta al proprio padrone, al limite quasi del masochismo, e per il continuo abbaiare, più simile al raglio, con cui si scagliano quotidianamente contro chi é geneticamente diverso da loro, sia per il colore della pelle che per interessi sessuali, tanto per citarne soltanto alcuni. Il ricordo di Lucignolo, nel paese dei balocchi, è talmente vivido nella mente, che sembra trasformarsi in una fantastica realtà.

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