venerdì 11 luglio 2014

NON SI CAVA UN RAGNO DA UN BUCO

Il filosofo e pedagogista statunitense John Dewey sosteneva che l'apprendimento per un fanciullo costituisce un vantaggio in quanto impara dai suoi errori e acquisisce l'abitudine di imparare. Chiudiamo questa parentesi pedagogica per dire, però, che non tutti gli esseri umani imparano dai propri errori ed ecco, quindi, che ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria – terza legge della dinamica – perché ieri puntuale come un orologio, è arrivata da Bruxelles la lettera di costituzione in mora, preambolo del procedimento di infrazione, per la situazione dell'acqua potabile nel Lazio. 

Il 16 marzo scorso, proprio dalle pagine del nostro blog, parlavamo delle tre deroghe di tre anni ognuna, l'ultima delle quali concessa in via del tutto straordinaria “data la natura sotterranea della maggior parte dell'acqua potabile”, in merito al problema idrico della zona Roma Nord, a cui è stato vietato, da marzo e fino al 31 dicembre, di usare l'acqua corrente per le alte concentrazioni di sostanze nocive all'uomo ivi contenute. Ora siamo ancora fuori parametro in 37 zone del Lazio. La cosa è a dir poco sconcertante, non si riesce a cavare un ragno fuori da un buco, non se ne viene a capo, non ci sono miglioramenti di alcun genere ed in un paese industrializzato come il nostro, queste cose non dovrebbero accadere! MAI

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