giovedì 18 luglio 2013

Così è (se vi pare)

L’inconoscibilità del reale, di cui ognuno può fornire una propria interpretazione,  che può non coincidere con quella degli altri,  si concretizza come verità oggettiva e assoluta nella assurda vicenda kazaka, che in questi giorni sta prepotentemente occupando le prime pagine della stampa.
Come prevedevamo, e temevamo, a pagare sono sempre i soliti noti, in ottemperanza al sacro dogma per cui i più forti sono destinati sempre a prevalere sui più deboli.  Nello specifico, il nostro Ministro dell’Interno, inconsapevole e all’oscuro di quanto stesse accadendo, incurante della dignità e della professionalità dei suoi sottoposti, ha iniziato, senza remore, far cadere alcune teste blasonate, ovviamente per salvare la sua, in ossequio al principio cristiano che impone di fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te stesso.
Ora, delle due, l’una: o il Ministro in questione sapeva, e allora è in mala fede e dovrebbe responsabilmente dimettersi oppure effettivamente non era stato messo al corrente dei fatti, e allora, non contando nulla, dovrebbe responsabilmente dimettersi.    

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