venerdì 5 luglio 2013

Il dono della povertà

Nell'articolo pubblicato dall'inserto domenicale del Sole 24 Ore, Roberto Napoletano ci racconta la storia di Daniele, un giovane trentenne, originario della Puglia e proveniente da famiglia non certo abbiente, che si trasferisce a Bologna per frequentarvi l'Università. Costretto a vivere con 600 euro al mese, guadagnati con lavori umili e saltuari, si laurea brillantemente in Ingegneria Biomedica e costituisce, con un amico, una start up innovativa e tecnologica. La voglia di crescere professionalmente e di dimostrare le sue qualità, spinge Daniele a partecipare ad un progetto, denominato TechPeaks, che nei prossimi anni trasformerà le Alpi trentine in una nuova Silicon Valley.  Il TechPeaks è un programma rivolto a imprenditori, singoli o team, provenienti da tutto il mondo, con l'intento di creare dei team internazionali, in modo che fin da subito vi sia la possibilità di interagire su più mercati. Il programma prevede 6 mesi da trascorrere sulle Alpi, con uno spazio di lavoro gratuito, un rimborso mensile e l'opportunità di lavorare con mentori di livello internazionale. L'unico dono ereditato da Daniele è quello della povertà, ma in esso ha saputo trovare la forza, la volontà e lo stimolo giusti per farsi apprezzare e farsi strada nella vita con coraggio ed abnegazione. Non posso non pensare alle migliaia e migliaia di giovani che non assumono alcun tipo di iniziativa, ma vivono la quotidianità in fervida e inutile attesa di un evento, non si sa quale, che possa cambiare la loro vita. Daniele costituisce per i nostri giovani un esempio da imitare e ci dimostra che se il terreno è fertile e ben lavorato dà frutti in abbondanza. Non serve altro.

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