venerdì 19 luglio 2013

Il piacere dell’onestà

Siamo alle solite! Impotenti,  assistiamo all’ennesima dimostrazione di disonestà intellettuale e di analfabetismo etico dei nostri eccelsi governanti e della  maggioranza che li sostiene. Siamo costretti ad accettare un Governo che non è stato scelto dagli italiani, ma che è il risultato del solito inciucio istituzionale, che sta creando solo confusione ed esasperazione. L’ultimo caso, quello di Alfano, docet. E ciò che è peggio è dovercelo continuamente subire perché, come detto dal Presidente Napolitano, è l’unico Governo possibile, che non dovrà mai cadere, pena la catastrofe irrimediabile per il Paese. 

Continuare ad infierire sarebbe come uccidere un Governo “morto”, in tutti i sensi: morto per il popolo, morto per le iniziative non prese, morto per ciò che non fa, morto per il comune senso della morale, morto per l’etica politica o per la politica dell’etica. Arriverà il momento in cui potremo inebriarci del profumo della giustizia e dell’equità? Arriverà il momento in cui potremo gustare il sapore della solidarietà? Arriverà il momento in cui potremo assaporare il piacere dell’onestà?

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