L’altro giorno seguivo, distrattamente, le notizie di uno dei
tanti TG, quando, improvvisamente, una folla urlante ha attirata immediatamente
la mia attenzione. Non avendo consapevolezza dell’origine di quel frastuono
festoso, ho tentato, sforzandomi, di risalire alla causa, ipotizzando i motivi
di quella felicità, fenomeno assai raro in questo periodo. Si trattava forse del
salvataggio coraggioso di qualcuno caduto in mare o in uno strapiombo? Era
stato forse ritrovato un bambino scomparso da giorni e di cui si era persa
ormai ogni speranza? O ancora. Era stato
costruito un ospedale in una isolata terra africana? Niente di tutto questo.
Era un urlo di gioia per la nascita del royal baby, il futuro re inglese. Papa
Francesco, in quello stesso istante, stava percorrendo le strade delle favelas
brasiliane, attorniato da bambini denutriti e senza futuro, fotocopia della
povertà che regna sovrana in quei tristi luoghi. Ingiustizie terrene, senso di
impotenza, rabbia.
giovedì 25 luglio 2013
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