martedì 2 luglio 2013

Mattarellum, Porcellum e Cangurum

Ormai su quella che dovrebbe essere la nuova legge elettorale siamo alla farsa. Tutti la vogliono, ma nessuno se la piglia (in carico). Benché il Porcellum sia inviso ai più, dato che espropia gli elettori della libertà di scegliere i propri rappresentanti, riducendo in tal modo il potere dei partiti, non si è ancora riusciti a legiferare su un sistema elettorale che raccolga i gradimenti delle forze di maggioranza. Il ritorno al Mattarellum è gradito al PD ma non al PDL, che preferirebbe l'attuale sistema, magari rivisto, del Porcellum, inviso al PD. C'é chi allora, per uscire dall'empasse, lancia l'idea del cangurum, denominato così per le sue origini australiane. In pratica funzionerebbe così: nei collegi uninominali ogni partito presenterebbe il proprio candidato; gli elettori dovrebbero votare tutti i candidati, indicando però un ordine di preferenza, dal migliore al peggiore. Se nessuno dei candidati supera il 50%, non si andrebbe al ballottaggio, ma si eliminerebbe l'ultimo votato, ridistribuendo i suoi voti tra tutti gli altri fino a quando un candidato non risulti vincente. Continuando così, scomoderemo anche Nash con la sua Teoria dei Giochi, sperando di non incorrere nella sua stessa malattia. 

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