Non è raro
che i nostri politici, nell’esprimere opinioni personali, facciano riferimento
al popolo italiano, non per denunciare situazioni di precariato e di
ingiustizia sociale, ma per ergersi a portavoce, non autorizzati, dell’intera
popolazione, come se il loro pensiero corrispondesse al pensiero di tutti. Ritenere
che questo atteggiamento sia dovuto a barlumi di presunzione, non penso sia
corrispondente al vero. Penso, al contrario, che lo scopo sia particolarmente
subdolo e scorretto, e questo per ovvie ragioni.
La
conclusione è conseguente: illustri parlamentari parlate a nome vostro e
comunque evitate di parlare a nome mio.
Nessun commento:
Posta un commento