lunedì 26 gennaio 2015

DREAMWORKS, LA FABBRICA DEI SOGNI… INFRANTI!

L’aria di crisi non si sente solamente nel nostro Paese ma anche oltreoceano, e cosa si fa in tempo di crisi?! Si riducono stipendi, si lesina sul superfluo e si tagliano posti di lavoro. Mal comune mezzo gaudio si dice e non solo noi italiani siamo vittime della manovra di stretta della cinghia, anche la Dreamworks (nota casa di produzione cinematografica) ha limato i suoi extra tagliando ben 500 posti di lavoro, ben un quinto della sua forza lavoro. La Dreamworks vanta successi come Shrek, Madagascar, Transformers, Kung Fu Panda e l’ultimo fortunatissimo Dragon Trainer con annesso sequel, ma sembra non essere bastato alla dirigenza, tanto che dopo i flop di Turbo e I Pinguini di Madagascar, ridurrà la produzione annua da tre a due pellicole. Scrematura anche ai piani alti con l’abbandono del vice presidente del consiglio di amministrazione Lewis Coleman, del direttore operativo Mark Zoradi e del direttore marketing Dawn Taubin.
La manovra dunque comporterà in risparmi annuali circa 30 milioni di dollari nel 2015 e 60 milioni entro il 2017. A quanto pare tutto il mondo è paese e i tagli al personale colpiscono tutti indistintamente, anche i vari manager di turno, con l’unica differenza che almeno altrove lasciano il posto a qualcun altro, da noi il rimpasto è sempre fra i soliti volti noti.

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