martedì 20 gennaio 2015

L’INIZIO DELLA FINE

Ogni tanto, in questo mondo dominato dal caos e dalle cattive notizie, è giusto ricordare che qualcosa di bello accade. Qualcosa che non rischia dietrismi politici, che non teme ripercussioni economiche e/o razziste, xenofobe o sessiste. È una notizia che viene dall’Africa Occidentale, dallo stato di Mali, uno dei tre stati che è stato maggiormente colito dal virus Ebola. Per farla breve, oggi il Paese è stato ufficialmente dichiarato “virus-free”, in quanto da ben 42 giorni non è stato registrato nessun nuovo caso di contagio del virus. Una notizia che fa sperare, che fa vedere il sole, soprattutto per quelle popolazioni sulle quali, come si afferma in alcune zone d’Italia, “piove sempre sul bagnato”. Il Mali, la Sierra Leone e la Liberia sono state le zone in cui il virus ha causato più vittime: oltre 21 mila casi e circa 8.400 morti.
Una vera epidemia, che l’Occidente ha temuto solo quando ha visto alcuni concittadini colpiti, impaurendosi per le catastrofiche conseguenze che avrebbero causato in quei paesi; ma, una volta passato il virus, la notizia dell’Ebola non aveva più interesse pubblico, così non se ne parlava più. Eppure, in quelle zone africane, la gente continuava a morire. Ora è giusto parlare dell’inizio di questa presunta fine, poiché significherebbe sostegno e solidarietà a paesi e popolazioni che meritano attenzione pubblica, anche senza parlare del virus.

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