sabato 11 maggio 2013

Credit crunch

Un piccolo imprenditore di Abano Terme ha scritto, nei giorni corsi, al Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, queste testuali parole:"Faccio il morto, Signor Governatore, perché voglio essere una testimonianza viva prima che molti altri colleghi si suicidino". Prosegue, raccontando che in una banca ha ricevuto un diniego per il rilascio di un libretto di assegni collegato al suo conto corrente personale. Questo non è  sicuramente un caso personale, ma ricalca una realtà che purtroppo si sta sempre più allargando a macchia d'olio, spingendo i cittadini a compiere anche atti disperati. Prova ne è che, proprio nel Veneto, hanno avvertito la necessità di istituire un Centro antisuicidi, per fornire soprattutto assistenza psicologica agli imprenditori e ai loro familiari. Visco ha più volte invitato le banche a finanziare il tessuto produttivo della nazione e la recente decisione della BCE di abbassare il costo del denaro andava proprio in questa direzione. Tuttavia, l'atteggiamento, spesso troppo prudente se non addirittura ingiustificato, del sistema finanziario italiano sta soffocando i nostri imprenditori, togliendo loro l'aria, l'aria della fiducia e della dignità.

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