lunedì 23 settembre 2013

Ricerca senza scimpanzé

Nella ricerca biomedica, gli Stati hanno ridotto al minimo l’uso di scimpanzé. Il direttore dell’agenzia americana NH ha, infatti, annunciato che oltre 300 primati di proprietà verranno trasferiti in alcuni centri specializzati e gran parte degli esperimenti saranno cancellati e comunque limitati a procedure non invasive. Infatti nuovi metodi scientifici hanno reso in gran parte superfluo l’uso di scimpanzé, che condividono con gli esseri umani il 98% del patrimonio genetico e proprio per questo l’agenzia afferma siano utili per la sperimentazione. Probabilmente continueranno ad essere usati per ricerche su vaccini, patologie autoimmuni e cancro, anche se il loro impiego sarà regolamentato più strettamente (almeno così dicono negli Stati Uniti). Nel marasma generale, e benché ancora insufficiente, accogliamo comunque con favore questa buona notizia. Tuttavia, solo un profondo cambiamento culturale e una maggiore sensibilità nei confronti della “sperimentazione sugli animali” potranno modificare radicalmente questo vergognoso comportamento e portare ad una soluzione definitiva.

Nessun commento:

Posta un commento