venerdì 30 maggio 2014

DONNE E MERCATO DEL LAVORO

Erano gli anni Novanta, e più precisamente il 1994 quando una band britannica di sole donne scalava le classifiche di mezzo mondo, portando orgogliose la bandiera del “girl power”. Nella storia le donne hanno sempre avuto un ruolo determinante, non a caso accanto ad ogni uomo di Stato, c'è stata e c'è tuttora una grande donna e alle nonne che ci dicevano che nei proverbi è celata una verità, “dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna”, non possiamo non dargliene atto. In settimana l'Istat ha presentato il Rapporto Annuale 2014, da cui emerge che sono aumentate le donne che ricoprono ruoli esecutivi nelle attività commerciali e nei servizi. Sono il 73,6% le donne nel mercato del lavoro con una laurea. Ma ciò che emerge è il dato che riguarda le donne – madri impiegate. 

Nel 2013 le donne lavoratrici tra i 15 ed i 64 anni sono state il 46,5%. Sono aumentate quelle che il rapporto definisce “breadwinner”, ossia quei nuclei familiari in cui è la sola donna a lavorare, il 12,2% contro il 9,4% del 2008. Di contro sono di più le donne che, a distanza di due anni dal parto, lasciano il lavoro. Sebbene avessimo già affrontato l'argomento in un precedente post, descrivendo quante poche donne ancora occupino posti manageriali; sebbene ci siano stati cambiamenti socioculturali e siano mutate le abitudini come conseguenza della crisi che, a detta di alcuni, sarebbe passata, i dati presentati dall'Istat sottolineano il vento del cambiamento in atto, un cambiamento di cui questo paese ha veramente bisogno.

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