giovedì 18 aprile 2013

Il lupo perde il vizio

..... ma non il pelo! In questi ultimi mesi speravamo che le buone intenzioni della casta politica sulla rivoluzione culturale, che avrebbe dovuto caratterizzare per il futuro tutte le attività istituzionali, e sulla necessità di un rinnovamento radicale, richiesto peraltro con forza dal popolo, che portasse onestà, trasparenza, meritocrazia, potessero finalmente avere diritto di cittadinanza in quest'Italia, ormai senza pace. Ebbene, alla prima occasione in cui poteva dimostrare il tanto richiesto cambiamento di rotta, la casta non ce l'ha fatta e gli antichi vizi sono riaffiorati in tutto il loro splendore. Infatti, il nome proposto, quello di Marini, come nuovo Presidente della Repubblica, cioé della più alta carica dello Stato, è più che altro il frutto del solito inciucio italiano. Vecchio il politico, e non solo per l'età, vecchie le logiche, vecchie le modalità della decisione. Peraltro, con questo accordo, l'associazione PD-PDL, pronta alle solite grandi intese, ha data uleriore prova di quanto sia distante dalla realtà popolare, fregandosene alla grande di quello che avevano deciso, solo pochi giorni fa',  gli elettori che avevano "trombato" il nostro alle ultime politiche. E non parliamo poi di D'Alema e di Amato! Possibile che non c'é la possibilità di accordarsi su un nominativo, donna o uomo, che sia veramente ed effettivamente super partes, una personalità garante per tutti? Sorge un dubbio: ma "questi" ci fanno o ci sono?

Nessun commento:

Posta un commento