lunedì 1 aprile 2013

Le due facce dell'Italia

Pensavate che l'Italia fosse una e indivisibile? Ebbene vi sbagliate. Almeno sul versante delle "buste paga" si riscontrano assurde e ingiustificate differenze tra due facce opposte di una stessa medaglia. In questi giorni , infatti, come previsto dalla legge, si stanno pubblicando i primi bilanci delle società quotate in borsa, riferiti all'anno 2012. Saltano subito agli occhi gli stipendi milionari e ultramilionari che riempiono e gonfiano le tasche di "fortunati lavoratori", che di sicuro non vengono minimamente sfiorati dalla crisi e dall'anno nero che sta vivendo l'Italia. Non considerando poi premi vari, fringe benefit e laute liquidazioni elargite con estrema generosità ai "nostri".
Accanto a questi "geni" baciati dalla fortuna, vi é poi tutta una schiera di "finti poveri" che, come insaziabili sanguisughe, campano sulle spalle dei "veri lavoratori", che cercano faticosamente di tirare avanti con stipendi risibili e ai limiti della decenza.  Senza poi parlare della dilagante corruzione che, con i suoi innumerevoli tentacoli, s'ingrassa a dismisura succhiando risorse allo Stato sociale.
Tutto questo avviene mentre aumenta la schiera dei disoccupati, mentre si bruciano le speranze di tanti validi e meritevoli giovani, mentre migliaia di imprese falliscono, mentre centinaia di miglia di negozi chiudono, mentre la Federalberghi, ultima in ordine di tempo, denuncia la situazione critica del settore e il rischio di una possibile chiusura di miglia di alberghi e di centomila nuovi disoccupati nei prossimi mesi.
Nessuno vuole contestare la "giusta retribuzione" per coloro che hanno talento da vendere, ma neanche si può giustificare il perdurare di disuguaglianze e ingiustizie, che hanno poco a che fare con un Paese, come il nostro, che abbiamo l'ardire di considerare democratico, civile e solidale.
Ma forse il terzo mondo é già qui tra noi!     

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