lunedì 29 aprile 2013

NO alla violenza, SI alla riflessione

Ciò che é accaduto durante la cerimonia del giuramento del nuovo Governo é certamente atto grave e da condannare. Si può anche non essere d'accordo su quanto fatto ,o non fatto, dalla classe politica, si possono denunciare intrallazzi e corruzione, si possono incolpare i politici della pesante crisi economica che ha colpito il Paese, ma non si può e non si deve mai ricorrere alla violenza come arma da usare contro chi non ci piace, soprattutto se vittime innocenti sono cittadini nell'espletamento del loro dovere. Detto questo, però, forse sarebbe opportuno da parte di coloro che ci hanno governato in questi anni, riflettere in modo approfondito e attento su tutta questa vicenda. Limitarsi, come i più hanno fatto, a trattare l'autore della violenza come una persona con gravi problemi psichici oppure di un uomo con grossi problemi personali ovvero attore di un gesto isolato, perché tra milioni di persone qualche matto c'é sempre, é riduttivo e da irresponsabili. Il ritornello é sempre lo stesso: la colpa é comunque degli altri! La nostra casta politica evita di fare autocritica, non si rende conto, o fa finta di non rendersi conto, della diffusa rabbia sociale, del malcontento popolare, della disperazione sempre più estesa, degli insopportabili livelli di disoccupazione, del numero sempre più rilevante delle imprese che falliscono, dell'aumento dei suicidi per difficoltà economiche, della povertà dilagante. Perché si é responsabili non solo per quello che si fa, ma anche per quello che non si fa.

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