venerdì 6 giugno 2014

LA CORRUZIONE DELLE LARGHE INTESE

Un ennesimo caso di tangenti in Italia. Sono stati richiesti 35 ordini restrittivi dalla procura veneziana, tra i fermati ci sono il sindaco di Venezia Orsini (Pd), adesso ai domiciliari, l’assessore regionale alle infrastrutture, Renato Chiso, di Forza Italia. È stata chiesta alla Camera dei deputati, dalla procura, un provvedimento di custodia cautelare per Giancarlo Galan, ex Presidente della regione e attualmente parlamentare. Le accuse sono di finanziamento illecito, corruzione, reati contabili e concussione in relazione agli appalti Mose, il sistema di dighe per proteggere la città dall’acqua alta. Gli indagati sono oltre cento. 

Anche la corruzione è diventata di larghe intese, destra e sinistra si accordano per spartirsi i profitti, si calcola 20 milioni tra tangenti e finanziamenti per campagne elettorali. Sembra impossibile per questo Paese portare avanti una grande opera pubblica senza cadere nella corruzione, nel clientelismo, questo scandalo avviene dopo poco la vergogna dell’Expo. La politica italiana si basa sul clientelismo, sulle tangenti, sulle connivenze e, se non si riesce a cambiare questo modo di amministrare la cosa pubblica, il Paese resterà sempre indietro rispetto alle altre nazioni europee, soprattutto per le infrastrutture. Continueranno i politici corrotti e più ricchi ad andare avanti a discapito dei politici puliti. Questa situazione è una grande e importante sfida per il Governo, sconfiggere la corruzione è l’unico modo per salvare l’Italia e renderla uno Stato degno di rispetto anche all’estero. Ma la domanda da porsi è: si cerca davvero di sconfiggere questo sistema del malaffare?

Nessun commento:

Posta un commento