mercoledì 25 giugno 2014

L’EMERGENZA ABITATIVA CI TRASFORMA IN “CRIMINALI”

L’emergenza abitativa in Italia sta diventando un problema. Negli ultimi cinque anni circa 500.000 famiglie hanno perso o stanno perdendo la propria abitazione. Colpa del caro affitti, della disoccupazione, dei pignoramenti o dello sfratto in esecuzione. Un vero e proprio popolo senza casa, che cerca soluzioni alternative per non vivere in strada. Allo stesso modo, negli ultimi cinque anni si è verificato un boom di movimenti per la casa e di nuove occupazioni. E il governo italiano come cerca di arginare l’emergenza? In nessun modo.

O meglio, con il famoso Piano Casa del ministro Lupi. Che all'articolo 5 nega totalmente la possibilità a chi occupa abusivamente un immobile di avere servizi essenziali come acqua, elettricità, gas, telefono e residenza. Questo sia per i nuovi che per i vecchi contratti. Una vera e propria guerra alle occupazioni, neanche troppo mascherata, visto che lo stesso ministro ha definito gli occupanti “criminali”. Criminali, poveri e senza volto, perché togliere il diritto di residenza significa cancellare l’esistenza di migliaia di persone, non più in grado di rinnovare i documenti e quindi di avere assistenza sanitaria, scolastica, sociale. Ma nei piani alti Renzi è troppo preso dalle discussioni sulla Riforma del Senato, se cancellare o meno l’immunità dei senatori, per occuparsi dei drammi degli elettori.

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