giovedì 20 novembre 2014

ALLA FIERA DEL LIBRO GLI AUTORI SONO PROFESSIONISTI DI SERIE B

Anche quest’anno a dicembre si terrà la fiera della piccola e media editoria, “Più libri più liberi” a Roma. La novità di quest’anno è che gli autori, intesi anche come traduttori e illustratori, non avranno gli accrediti per entrare come categoria di professionisti, rientreranno in questa categoria solo gli editori non espositori, i librai, gli insegnanti, i distributori e promotori, gli agenti librai. Avrà accesso alla fiera gratuitamente solo chi dell’editoria si occupa delle parte commerciale insomma, chi si occupa della parte creativa è escluso. Sono insorti tutti gli addetti ai lavori e i sindacati come la Slc-Cgil, il sindacato traduttori di strada, l’associazione dei traduttori. Il network per traduttori letterari Biblit ha scritto una petizione diretta agli organizzatori della fiera, chiedendo di ripensarci e tornare al vecchio sistema di accreditamento. Non è una questione di soldi ma di dignità, il lavoro degli autori come sempre per il lavoro intellettuale, è difficilmente riconosciuto e apprezzato, come esisterebbe un libro senza l’ingegno degli autori?
Come si è fatto notare qualsiasi persona con un biglietto vidimato dell’Atac, il servizio di trasporto pubblico romano, ha diritto a uno sconto sul biglietto della fiera; a questo punto la domanda sorge spontanea: il lavoro degli autori ha meno valore di un biglietto della metro? Siccome questa decisione è stata presa dagli organizzatori per una questione economica, per rientrare con le spese, non sarebbe più giusto e dignitoso fare uno sconto a tutte le categorie di professionisti ed eliminare gli omaggi?

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