Roma continua a far parlare di sé. Dopo il maltempo e i vari disagi causati, il sindaco Ignazio Marino ha voluto concedere alla Città Eterna un momento di gioia. Lo scorso 9 novembre, infatti, la metro C, tanto desiderata dai romani, ha camminato per la prima volta, svolgendo il primo breve percorso (Pantano-Centocelle). Tratta che il primo cittadino in persona ha voluto percorrere da passeggero. La metro “verde”, però, ha mostrato di non essere ancora matura. Il treno, infatti, è rimasto bloccato alla fermata Due Leoni-Fontana Candida per più di dieci minuti, costringendo i passeggeri a scendere. Si prevede che la metro C di Roma debba percorrere, in totale, una distanza molto vasta, da Pantano a Montecompatri (zona dei Castelli Romani). Una metro non ancora conclusa, i cui cantieri bloccano la città da più di sette anni ormai.
Un progetto che ha portato via alle casse del comune romano svariati milioni di euro, scandali compresi. Una necessità per molti quartieri, mal gestiti dagli autobus e dai tram. Un progetto, però, che è stato fatto ‘all’italiana’. La lentezza dei lavori si può giustificare (poche città possiedono un sottosuolo ricco d’arte come Roma), ma cosa si voleva mostrare con questa mezza apertura? Potevano finire tutto, sistemare meglio ciò che era già stato fatto e il gioco era fatto! Ma siamo in Italia…
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