martedì 4 novembre 2014

ANCHE LE REGIONI SEGUONO LA MODA

Non solo lo Stato e i Comuni, ora anche le Regioni sono campioni di raggiri. La Corte dei Conti, infatti, ha controllato i bilanci degli enti territoriali e ha constatato che la maggior parte utilizza manipolazioni per non rispettare i conti e truccare i propri bilanci. In Sicilia, ad esempio, c’è un dirigente ogni 8 dipendenti (mentre nel resto delle Regioni è 1 dirigente ogni 16) ed è negata in parte la certificazione del bilancio. La Calabria possiede debiti fuori bilancio per quasi 27 milioni; mentre la Sardegna, nei primi mesi del 2013, ha approvato alcune leggi senza copertura. La Liguria e il Piemonte, però, sembrano le Regioni con problemi più gravi. La prima, infatti, oltre a bonus indebiti a direttori delle Asl, sembra abbia 'ceduto' immobili; mentre il Piemonte si è visto negare, anche lui, parte della certificazione sul bilancio, ma, soprattutto, sembra abbia preso un prestito dal Tesoro per pagare delle imprese creditrici e li abbia spesi, però, per altre spese.
L’italiano medio, ormai, non si stupisce più degli scandali finanziari, specie se a capo di tutto c’è una figura istituzionale, che sia un ente o una persona. Poche settimane fa, il presidente della Conferenza per le Regioni, Sergio Chiamparino, in nome degli enti che rappresenta, aveva dichiarato che il taglio previsto dalla nuova Legge di Stabilità era eccessivo per le Regioni; ed ora questo? Non si può leggere questi esempi e poi stupirsi che il tasso di assenteismo dalle urne elettorali si alza sempre di più.

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