martedì 19 maggio 2015

EMERGENZA (ENNESIMA) RIFIUTI NELLA CAPITALE. BRACCIO DI FERRO TRA GIUNTA MARINO E IMPIANTI CERRONI

Tre sfidanti sul ring. Uno sciopero nazionale alle porte. Un'imminente, ennesima, emergenza.
Gli sfidanti sono il sindaco di Roma, Ignazio Marino con la sua giunta, l'Ama, la municipalizzata dei rifiuti, e il consorzio Co.La.Ri., che, sotto la guida di Manlio Cerroni, gestisce lo smaltimento rifiuti della Capitale. Lo sciopero è quello annunciato da tutte le aziende dei rifiuti per lunedì prossimo, che comporterà la paralisi anche in Ama. Sciopero preceduto da giornate di assemblee e disagi e da una raccolta immondizia ridotta nei festivi. I dipendenti delle municipalizzate sarebbero senza contratto nazionale da sedici mesi. L'ennesima emergenza alle porte, ovviamente, è quella dei rifiuti, che rischia di trasformarsi in un'ondata di immondizia pronta a ricoprire i quartieri della Capitale. Il sindaco denuncia Co.La.Ri. di far lavorare i sui impianti di trattamento a regime ridotto. E c'è la forte accusa di Estella Marino, assessore all'Ambiente: “Ogni qualvolta c'è un picco di produzione rifiuti, Co.La.Ri rallenta i suoi impianti".
Il consorzio sarebbe autorizzato a lavorare 1500 tonnellate al giorno. Ma ne tratta solo 900. Un braccio di ferro tra giunta e Cerroni che sottintenderebbe un ricatto di fondo, nel momento in cui la giunta capitolina starebbe cercando di smarcarsi dal monopolio dei rifiuti, in mano all'ex supremo della super-discarica di Malagrotta. Un'emergenza rifiuti che sarebbe, di volta in volta, scatenata di proposito. I giorni scorsi Marino ha firmato un'ordinanza urgente per rimettere in funzione il tritovagliatore di Ama. Le prossime mosse previste dal Campidoglio sono una diffida, per intimare Co.La.Ri. A mettere il turbo agli impianti e farli lavorare a pieno regime e ispezioni da parte della polizia municipale, per controllare che il consorzio di Cerroni rispetti i patti. Ultima minaccia annunciata, ma difficile da concretizzarsi: la requisizione degli impianti. Intanto le strade della Capitale sono sporche, i rifiuti si sono trasformati in occupanti abusivi dei marciapiedi e la raccolta ridotta del prossimo week end e lo sciopero di lunedì prossimo non faciliteranno le cose. In una città già quotidianamente sporca, trascurata e costantemente in allarme. 

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