mercoledì 15 luglio 2015

NUCLEARE IN IRAN: COME REAGISCONO I PREMIER?

Evviva! Anche l’Iran ha il permesso di avere il nucleare a soli scopi civili! Festa in piazza, felicità, gioia, gaudio e tripudio per la notizia. “È un accordo storico” dicono gli alti rappresentanti della diplomazia che hanno reagito ognuno a modo suo. La Merkel, ad esempio, è distratta con il pallottoliere per vedere cosa accadrà stasera se la Grecia non rispetta i patti. Renzi, dietro di lei, si inventa dotto e dice “Certo! Per l’America latina è una svolta!”. Solo la dichiarazione di Putin è stata male interpretata.  Questi infatti ha dichiarato che “il mondo ha tirato un sospiro di sollievo” : non si riferiva a quanto accaduto ma, usando un pronome maiestatis, al fatto che è finito un leggero periodo di stitichezza.  Il più arrabbiato è il leader israeliano Netanyahu che, come un noto personaggio nerd di una serie televisiva americana, si offende quasi ad a dire “Non capisco perché non fate mai quello che voglio io”. Obama sorride, ma è molto combattuto: sia perché Netanyahu gli ha rinfacciato una promessa fatta con il mignolo, sia perché, dopo questo accordo, a casa Bush si è stappato uno spumante urlando “Avanti il terzo! Questa volta la Casa la facciamo verde”.
L’importanza di quest’accordo non rende felici tutti. In effetti non si capisce perché si debba essere contenti dell’aver ottenuto il nucleare. “Si risparmia, è un bene per il paese a livello diplomatico e per i servizi”. So che gli USA fingono di non conoscerlo, ma che ne dite dell’energia solare? I nemici non si offendono, l’ecologia non ne risente e non è necessario costruite centrali. Poi una voce lontana dalle diverse lingue “Ma come? Le abbiamo quasi finite! E ora che facciamo, le buttiamo?”

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