Evviva!
Anche l’Iran ha il permesso di avere il nucleare a soli scopi civili! Festa in
piazza, felicità, gioia, gaudio e tripudio per la notizia. “È un accordo
storico” dicono gli alti rappresentanti della diplomazia che hanno reagito
ognuno a modo suo. La Merkel, ad esempio, è distratta con il pallottoliere per
vedere cosa accadrà stasera se la Grecia non rispetta i patti. Renzi, dietro di
lei, si inventa dotto e dice “Certo! Per l’America latina è una svolta!”. Solo
la dichiarazione di Putin è stata male interpretata. Questi infatti ha dichiarato che “il mondo ha
tirato un sospiro di sollievo” : non si riferiva a quanto accaduto ma, usando
un pronome maiestatis, al fatto che è finito un leggero periodo di stitichezza. Il più arrabbiato è il leader israeliano Netanyahu
che, come un noto personaggio nerd di una serie televisiva americana, si
offende quasi ad a dire “Non capisco perché non fate mai quello che voglio io”.
Obama sorride, ma è molto combattuto: sia perché Netanyahu gli ha rinfacciato
una promessa fatta con il mignolo, sia perché, dopo questo accordo, a casa Bush
si è stappato uno spumante urlando “Avanti il terzo! Questa volta la Casa la
facciamo verde”.
L’importanza
di quest’accordo non rende felici tutti. In effetti non si capisce perché si
debba essere contenti dell’aver ottenuto il nucleare. “Si risparmia, è un bene
per il paese a livello diplomatico e per i servizi”. So che gli USA fingono di
non conoscerlo, ma che ne dite dell’energia solare? I nemici non si offendono, l’ecologia non ne risente e non è necessario costruite centrali. Poi una voce lontana dalle diverse lingue “Ma come?
Le abbiamo quasi finite! E ora che facciamo, le buttiamo?”
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