mercoledì 1 luglio 2015

L’UE , L’ITALIA E I FORMAGGI…SENZA LATTE

L’Unione Europea continua a sfornare provvedimenti senza senso che (a parer suo) servono a migliorare le economie nazionali (quali ancora non è specificato). Ora è iniziata la guerra dei formaggi. L’esecutivo europeo infatti ha fatto partire una vera e propria crociata nei confronti dell’Italia e di una legge del 1974, precisamente la 138, che vieta l’uso di latte in polvere, latte concentrato e latte ricostituito per produrre yogurt, caciotte, robiole e mozzarelle:  divieto che aiuta a garantire, ancora oggi, prodotti tipici esportati in tutto il mondo, della migliore qualità. Secondo l’Ue questa legge dev’essere modificata, poiché violerebbe la «libera circolazione delle merci» all’interno dell’Unione Europea.
La notizia circola da tempo e sembra ancora non aver mietuto vittime. Fermiamoci però a riflettere. Non c’è permesso di fare leggi sociali “perché ce lo chiede l’Europa”. Non possiamo cambiare le leggi sul bilancio “perché ce lo chiede l’Europa”. Ora non abbiamo il diritto di mangiare un formaggio come si deve “perché ce lo chiede l’Europa”? L’esportazione di prodotti caseari è uno dei più proficui per il nostro paese. Lo scambio di merci con prodotti che perderebbero di qualità (immaginatevi un qualsiasi formaggio italiano DOP con il latte in polvere) sarebbero l’ennesimo calcio per la nostra disastrosa e ammalata economia.

Nessun commento:

Posta un commento