martedì 9 settembre 2014

LOGICHE DA ORDINE PUBBLICO: CONTRO LA CULTURA

Il 3 settembre è stato sgomberato il Cinema America, nel Rione Trastevere. Un’azione arrivata in modo inaspettato anche per gli attivisti, tanto che le forze dell’ordine, arrivate con i blindati alle sette di mattina, hanno trovato un solo occupante in pigiama. Niente di più semplice, ma questo ennesimo sgombero ha destato l’indignazione del mondo della cultura. E c’è chi sospetta qualcosa di più profondo dietro questa mossa. L’occupazione del Cinema America, luogo di cultura storico nella Capitale, è avvenuta nel 2012 per evitare che la struttura diventasse un condominio di lusso, 36 mini-appartamenti destinati a perorare la speculazione edilizia di Roma.


I giovanissimi occupanti hanno subito ricevuto l’appoggio di tutto il quartiere, e l’America era diventato un punto di ritrovo per studenti e appassionati di rassegne cinematografiche di nicchia. A rassicurare il cuore dei dubbiosi c’era stata anche la visita di Dario Franceschini, Ministro della Cultura, che il 29 luglio si era impegnato a “vincolare” la struttura storica dalla demolizione entro 90 giorni. Ma il triste epilogo è arrivato, sapientemente, e dopo un’estate di sgomberi (l’Angelo Mai, l’ex Cinema Volturno e il Teatro Valle Occupato) ai cittadini spetta un autunno di consapevolezze, tra cui il predominio delle logiche da ordine pubblico nella politica romana e il totale cono d’ombra che avvolge il Sindaco Ignazio Marino.

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