giovedì 30 ottobre 2014

IL BUSINESS DEL CORPO PERFETTO

Torna in questi giorni all’attenzione dei media la delicata questione del rapporto tra moda e disturbi alimentari. Due campagne pubblicitarie sono state fortemente attaccate, quella sul social network Instragram di Stella McCartney e il nuovo spot del brand americano Victoria’s Secret. Stella McCartney ha pubblicato una foto della modella Ji Hyde Park, estremamente magra al limite dell’anoressia, mentre indossa una canotta della nuova collezione primavera-estate con lo slogan “Worn Well!! X Stella”, tradotto “Indossato bene!! Baci Stella”. Oltre l’immagine della modella scheletrica, lo slogan ha suscitato tante proteste e commenti negativi, per il messaggio lanciato, tanto da far partire la campagna “unfollow Stella”, cioè di non seguire più le novità della stilista sui social network. La stilista ha dovuto cambiare la foto e in un’intervista si è scusata.
È partita, invece, da tre ragazze inglesi una petizione online contro la famosa stilista di intimo Victoria’s Secret, ottenendo in poche ore numerosissime firme. Il nuovo spot consiste in un’immagine con delle modelle in intimo e lo slogan “Un corpo perfetto”, nella petizione si accusa la casa di moda di mandare un messaggio forviante, solo un corpo così magro e così lontano dallo standard delle ragazze “normali” può essere considerato perfetto. Queste pubblicità che incitano alla magrezza oltre a provocare frustrazioni nelle donne non così “perfette”, frustrazioni che portano a casi di anoressia, fanno anche sviluppare un mercato di prodotti, accessori, strumenti per diventare sempre più magre e belle: non è quindi solo una questione morale e ideologica, di magro contro grasso, è un vero business sulla salute delle persone.

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