venerdì 31 ottobre 2014

OLTRE AL DANNO ANCHE LA BEFFA

Vi sarà sicuramente capitato di sentire al tg in settimana, dell'ultima beffa ai danni dei cittadini di Genova. È da Il Secolo XIX che arriva la notizia: pare che stiano per arrivare bollette da capogiro. A diffondere la voce i diretti interessati - tra chi ha perso casa o negozio - che in questi giorni si stanno rivolgendo ad un'associazione di categoria per avere assistenza. Causa del malcontento generale, l'addebito in bolletta dell'acqua utilizzata per pulire il fango, anche se dalla società che gestisce la rete idrica, non vi sono notizie in merito. Procediamo con ordine. Navigando sul loro sito appare in home page la comunicazione che in seguito all'alluvione verranno concesse esenzioni in bolletta per i ritardi nei pagamenti - parliamo di interessi e mora - a decorrere dal 1° ottobre 2014, e fino al 30 aprile 2015. Per farci un quadro completo, abbiamo spulciato ogni voce in merito a contratti e fatturazione. Vediamoli insieme. Il consumo di acqua, per uso domestico residenti e non, uso commerciale, industriale, artigianale, cantiere, anti incendio, agricolo, frantoi, zootecnico e non potabile; in base alla Decisione n. 7 del 13 ottobre 2006 e n. 4 del 7 agosto 2007, della Conferenza dei Sindaci, stabilisce in 15 mc/mese (180 mc/anno), il Modulo Base Standard.
Il modulo contrattuale prevede che l'utente, ad uso abitativo, possa stipulare un consumo minimo di 15 mc/mese - per le utenze domestiche non può comunque superare i 30 mc/mese. Con l'aggiunta di 5 mc/mese, si aumenta il quantitativo fissato. È specificato che ogni eccedenza, sarà fatturata. Se il timore dei cittadini fosse fondato, ci chiediamo: 1) con quali soldi dovrebbero pagare dato che ancora aspettano quelli di tre anni fa? E 2) quanto impiegheranno ad arrivare i 12,5 milioni che il CdM dovrebbe approvare a breve? Nel frattempo ci uniamo alla disapprovazione e sdegno di quanti con questa trovata "geniale", si ritroveranno di nuovo con l'acqua alla gola - in senso figurativo.

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