Ci sono applausi che lasciano senza fiato. Applausi che emozionano, ci emozionano. Ci sono, poi, applausi che fanno gelare il sangue, “terrificanti, che fanno rivoltare lo stomaco”, per dirlo con le parole della mamma di Federico Aldrovandi. Era la notte del 6 Luglio 2009, Federico tornava a casa dopo una serata con gli amici. Qualche ora dopo un medico legale ne constatava la morte. Tre gradi di giudizio stabiliscono che è stata causata da quattro poliziotti che hanno ecceduto “nell’uso legittimo delle armi”. Da quel giorno il povero ragazzo non ha avuto requie. Tirato in ballo da politici tanto accorti alla simpatia di qualche parte da non disdegnare l’idea di guadagnarsela sulla pelle di un morto. Sul suo ricordo. Sulla sua onorabilità.
mercoledì 30 aprile 2014
martedì 29 aprile 2014
BIO SI, BIO NO
E' noto a tutti che l'industria del biologico fattura
centinaia di miliardi di euro e che il giro d'affari e i guadagni per le
imprese che operano nel settore appaiono sempre più in crescita. Basti pensare che
un'azienda leader, come la Happy Family, che ne 2006 vantava ricavi per 115
mila dollari, oggi fattura ben 35 miliardi di dollari.
Recenti ricerche condotte negli Stati Uniti mettono, però, in dubbio l'efficacia di questi prodotti. Sono state, infatti, esaminate centinaia di donne incinte e di bambini fino a 6 anni di età e non ci sono risultanze che questi cibi facciano meglio di quelli tradizionali. I ricercatori, pur ammettendo che nei cibi tradizionali ci sono buone possibilità di trovare pesticidi, hanno, però, concluso che le percentuali riscontrate non risultano nocive per la salute e che i valori nutrizionali non sembrano né migliori né peggiori di quelli dei cibi bio.
Recenti ricerche condotte negli Stati Uniti mettono, però, in dubbio l'efficacia di questi prodotti. Sono state, infatti, esaminate centinaia di donne incinte e di bambini fino a 6 anni di età e non ci sono risultanze che questi cibi facciano meglio di quelli tradizionali. I ricercatori, pur ammettendo che nei cibi tradizionali ci sono buone possibilità di trovare pesticidi, hanno, però, concluso che le percentuali riscontrate non risultano nocive per la salute e che i valori nutrizionali non sembrano né migliori né peggiori di quelli dei cibi bio.
sabato 26 aprile 2014
DITTATURA DEL PIL, CULTURA E GOVERNANTI IN-(EL)ETTI
Ovvero come i Civico-Democratici aggrediscono la spesa pubblica
La Giannini, segretario di Scelta Civica nonché ministra della Pubblica Istruzione, docet: “Il ministero dell’Istruzione serve a tagliare la spesa pubblica” secondo una logica di “aggressione” orientata al medesimo scopo. In questo paese, guidato da una logica sovvertita e da Governi non più eletti dai cittadini bensì nominati in congressi di partito, un diritto pubblico diviene aggredibile per esigenze di cassa e di rientro dal deficit.
Probabilmente “sottrarre” 14 milioni di € al MIUR nel 2014, nella mente della neo-ministra e del suo satiro ispiratore Renzi, risolverà il problema annoso del rapporto deficit/PIL italiano, enormemente sbilanciato, e permetterà allo Stato di contenere il deficit, giunto ormai a 2.200 miliardi di €.
giovedì 24 aprile 2014
GIORNALISTI TITOLARI E DOMANDE DI RISERVA
Siamo tutti attratti dal fascino ipnotico del talk show. Ore ed ore di lunghe chiacchierate su piani di crescita e riforme strutturali. Cravatte sfiziose, toni accesi e (come perle rare) goffe risse d’avanspettacolo sono determinanti nella scelta del programma da seguire. E i giornalisti in tutto questo c’entrano poco o nulla. Il padrone di casa ha dismesso il ruolo di “inquisitore” per vestire i panni del più mite e comodo moderatore. E se a perderci è la verità, ce ne faremo una ragione. “Come intendete affrontare l’emergenza lavoro? Quando vi occuperete della riforma elettorale?”. Sono solo alcune delle domande più reiterate dai “giornalisti d’assalto”. Le risposte sono sempre quelle; “abbiamo intenzione, stiamo valutando, gli italiani capiranno”.
mercoledì 23 aprile 2014
ITALIA 7 IN CONDOTTA
Indignati è come ci sentiamo oggi, di fronte a quello che forse è un’altra cosa che avremmo potuto evitare.
Parliamo di economia, e più precisamente di disavanzo pubblico. Il trattato di Maastricht stabilisce che il rapporto tra il disavanzo pubblico annuale ed il PIL non deve superare il 3%. L’ Eurostat ha reso oggi noti i dati per quanto concerne deficit e debito italiano. Se per il primo la pacca di incoraggiamento sulle spalle è d’ obbligo, il 3% è stato rispettato; per il secondo “non ci resta che piangere”. Il nostro debito è al 132%, peggio di noi solo la Grecia, e sappiamo tutti come è andata a finire.
Ci troviamo a pagare i debiti causati da una cattiva politica, da leggi che hanno ingrossato le tasche di altri a scapito della popolazione, e che ci ha fatto perdere la faccia di potenza economica. Un bel 7 in condotta non ve lo leva nessuno!
martedì 22 aprile 2014
L'ACQUA PER MOLTI È UNA CHIMERA
Per un miliardo di persone nel mondo, l'acqua è ancora un bene inaccessibile e due miliardi e mezzo non dispongono di servizi igienico-sanitari decenti. A questi due dati, se ne aggiunge un altro ancora più allarmante: ogni 20 secondi un bambino muore per mancanza di acqua pulita. E il cambiamento climatico accelera questo processo. Le risorse idriche sotterranee si stanno esaurendo rapidamente. Entro il 2025 quasi due miliardi di abitanti del pianeta vivranno in regioni ad alto rischio di crisi idrica.
domenica 20 aprile 2014
LA LOTTA DELLO STATO CONTRO LE MAFIE
Per un codice penale “tarallucci e vino”
Nel 1969, durante la Commissione parlamentare d’inchiesta sulla mafia in Sicilia, il capo della Polizia Angelo Vicari pronunciò queste parole: “Ritengo che una volta che la Commissione abbia accertato che una persona è mafiosa, abbia il dovere di segnalarla”. Nelle stesse aule, nel medesimo luogo istituzionale, lo scorso 14 Aprile il Senato, con i voti del PD e di Forza Italia, ha approvato a maggioranza la modifica dell’art.416 ter del codice penale che punisce il cosiddetto voto di scambio, ovvero il connubio politico-mafioso al fine di ottenere vantaggi condivisi da entrambe le parti in causa. Il nuovo articolo, a seguito del ritiro dell’emendamento avanzato da Felice Casson poiché troppo duro a detta di politici e di alcuni magistrati, non prevede l’inasprimento delle pene che ci si attenderebbe invece dalle istituzioni nei confronti dei politici collusi con la mafia. Infatti, la pena minima viene ridotta da 7 anni a 4 anni, e la pena massima da 12 anni a 10.
Contenti tutti? I fatti sembrano dire il contrario.
venerdì 18 aprile 2014
APPRENDISTATO O NUOVO PRECARIATO?
Quest oggi parleremo di
apprendistato. Nel vero senso del termine, l’apprendistato
dovrebbe formare il lavoratore al mercato del lavoro, ma nella realtà
odierna, si registra un calo del 4,6% rispetto all’anno
precedente, parliamo di 469. 855 lavoratori in meno. Nella visione
Poletti, il contratto di apprendistato avrà una durata di tre anni.
Per l’impresa implica una tassazione ridotta rispetto a quella
ordinaria. Ma quali le differenze con la Legge Fornero? Pensato per
snellire la burocrazia, il Decreto Poletti ha in realtà tolto molti
paletti imposti dal suo predecessore, dando molta più libertà alle
imprese. Tanto per citare alcuni esempi: la Legge Fornero prevedeva
il massimo di una proroga, il D.l. Poletti fino ad otto; cade il
divieto che imponeva di non assumere nuovi apprendisti, se almeno il
30% dei precedenti apprendisti non era stato assunto. Questo solo per
fare un quadro generale della situazione, sebbene pensato per creare
più posti di lavoro, a nostro avviso, si finirà col creare solo un
nuovo precariato, che potrà essere evitato solo se ci saranno i
dovuti controlli. Il problema dell'apprendistato e del suo
funzionamento può essere risolto in tutt'altro modo. L'apprendista
dovrebbe essere a carico totale dello Stato e non a carico
dell'artigiano a cui, anzi, dovrebbe essere riconosciuto un
rimborso per il tempo dedicato all'insegnamento.
giovedì 17 aprile 2014
DUE RONDINI CHE FANNO PRIMAVERA (PER DECRETO)
Se la rivoluzione è donna di sicuro la furbizia si conferma uomo. Matteo Renzi per la precisione. Il presidente del consiglio, in un minestrone rivoltante di smentite e battutine, ha perso l'occasione, l'ennesima, di tradurre in fatti le sue molteplici minacce di rottamazione, già sbandite, ad onor del vero, in più modeste pretese di cambio dell'olio e verniciatura. Naturalmente parliamo delle nomine alle partecipate ENI, Finmeccanica, Enel e Poste. È la "rivoluzione di compromesso", una "ecatombe equilibrata", quella di cui parlava Martedì Statera su "La Repubblica". A chi si aspettava nomine sensazionali, Renzi ha risposto con un pernacchio. E sì, cari amici. Vi aspettavate mica che un povero Ad, colpevole di aver ridotto in macerie la sua società, venisse mandato a casa? Ma certo che no, questo era il Matteo Renzi della Leopolda, quello della meritocrazia. Le nomine le ha fatte uno statista accorto che deve tenere in conto l'interesse nazionale. E se per rimuovere Scaroni dal suo incarico è stata creata una clausola ad hoc che gli consente di imbracare un paracadute per gli anni a venire, poco male. L'importante è ciò che appare. L'apparenza, appunto; quella che ha portato alla nomina di quattro donne alla presidenza delle partecipate. Le donne si accontenteranno delle bandierine e gli uomini resteranno saldi alla guida dei colossi. Ma questo non fa testo. L'importante è che le due rondini continuino a volare, che ci regalino la sensazione di una primavera che, certamente, tarderà.
mercoledì 16 aprile 2014
IL GIOCO DELLE REGOLE
Il gioco delle regole è un gioco che pratichiamo in continuazione. Ci cimentiamo con una serie di eventi che costituiscono la nostra storia, nel tentativo di dare loro un senso e di capire cosa ci attende. Guardiamo gli eventi sin qui e tentiamo di scoprire a quali leggi ubbidiscono in modo da predire che cosa accadrà, come nel gioco della regola. E per quanto si possa credere di aver colto nel segno, si potrà comunque sbagliare. Si tratta in definitiva di generalizzazioni induttive come si fa nel calcolo delle probabilità, che dimostra l'improbabilità di ogni calcolo. Il filosofo Wittgenstein affermava che non si può fissare una sequenza infinita con un segmento iniziale finito. Sarebbe come tracciare un segno di gesso sulla lavagna e chiedere come continuerà il disegno. Qualcuno, più intelligentemente, ha indirizzato le proprie scelte semplicemente sul non rispetto delle regole, risolvendo così ogni tipo di problema ed errore. Fenomeno questo, che notiamo, senza stupircene, si fa sempre più ricorrente nei comportamenti dei nostri politici.
martedì 15 aprile 2014
EURO SI, EURO NO: LA DOMANDA E’ SBAGLIATA!
ha favorito una crisi debitoria di proporzioni epocali,
comparabile a quella seguita alla II guerra mondiale” (p. 266)
“Nell’Eurozona, il riferimento a un obbiettivo di
inflazione europeo, […] ha portato la BCE a
praticare politiche troppo espansive perché
tarate sui risultati e sui bisogni del Nord” (p.268)
Il Tramonto dell’Euro
Alberto Bagnai
2012, Imprimatur Editore
“Quando la politica monetaria arriva al punto di
scegliere fra inflazionare o deflazionare l’economia,
fra favorire debitori o creditori, fra salvare selettivamente
alcuni piuttosto che altri, fra permettere o impedire
alle banche di avere atteggiamenti collusivi,
nessun Paese democratico può lasciare decisioni simili
a tecnici non eletti.
La dottrina dell’indipendenza della banca centrale diventa impossibile da sostenere”
Central Banking Doctrine in Light of the Crisis
A. Leijonfhufvud, 2008
In Italia, dall’inizio del 2012 politici, opinionisti, economisti e gente comune non fanno altro che interrogarsi sull’uscita dall’euro, piuttosto che sull’Europa che si vorrebbe (ri)-costruire a seguito delle elezioni politiche di Maggio. Come in un’interminabile puntata di Marzullo, tutti gli attori in scena si pongono la domanda e si rispondono, senza ascoltare argomentazioni altrui. Quale possibile spiegazione dietro questo modo solipsistico di fare e di “sragionare”?
lunedì 14 aprile 2014
DO UT DES
Do ut des, o letteralmente dare
per avere, ma finora è stato più un chiedere per avere, senza dare nulla in
cambio. La cronaca odierna porta alla nostra attenzione la richiesta fatta da
Premier Renzi alle Banche per la copertura dell’ Irpef, in sostanza passerebbe
al 26 % la tassazione sulle plusvalenze per gli istituti che hanno usufruito
dell’ operazione Bankitalia. La manovra porterebbe altri 68 miliardi di euro
che verrebbero usati per pagare i debiti della Pubblica Amministrazione, punto
caldo della programmazione renziana ed in scadenza a fine mese. Venerdì sapremo
l’ esito del Def ma nel frattempo arriva la risposta delle banche, che
considerano la cosa inaccettabile.
E mentre il testa a testa
prosegue, e potremmo definirlo uno scontro tra titani, in attesa di scoprire
cosa altro uscirà dal magico cilindro del Governo, il debito pubblico tocca un
nuovo record storico. Le cause? L’ aumento del fabbisogno delle PA e della
disponibilità liquida del Tesoro.
ESEMPIO E COERENZA
Mi sembra non ci sia dubbio alcuno che un buon politico, eletto democraticamente come rappresentante del popolo, nella sua attività parlamentare e non, debba essere coerente con le proprie idee, dare l'esempio con il proprio comportamento, conformare la sua azione ad un autentico spirito di servizio. Sull'argomento, mi vengono in mente, in quanto di disarmante attualità, alcune frasi pronunciate anni fa da due nostri illustri Padri costituenti: De Gasperi e Pertini. Rivolgendosi alla moglie, De Gasperi una volta disse:" Io sono tranquillo che in te troverò un sostegno per addolcire qualche preoccupazione, non un aculeo verso guadagni che potrebbero turbare la limpidezza della vita politica". Ascoltava tutti perché ogni uomo, fosse importante o meno, aveva per lui lo stesso valore. E ancora:"Nessuno pensa che ogni riforma deve cominciare da se stesso ..... si pensa ad un processo di riforme come ad un movimento dal centro verso la periferia, ma non si risale al centro medesimo che siamo noi stessi". E Pertini:"I giovani non hanno bisogno di sermoni, ma di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo". E ancora:"Coerenza è comportarsi come si è e non come si è deciso di essere". Rivolgendosi ai politici:"Chi approfitta della politica per guadagnare poltrone e prebende non é un politico, ma un affarista e un disonesto". E ai lavoratori:"Bisogna sia assicurato il lavoro ad ogni cittadino; la disoccupazione é un male tremendo che porta anche alla disperazione". Penso ai tanti bei discorsi urlati dai nostri "importanti e irraggiungibili uomini politici". Rido, rido ancora e rido di nuovo. Ma solo per non piangere!
venerdì 11 aprile 2014
ALLA RICERCA DI SALARI MIGLIORI
Titola Il Sole 24 Ore quest' oggi “Ocse: in Italia il cuneo fiscale cresce al 47,8%, sesto più alto dell' area”. Vediamo nel dettaglio cosa significa in concreto per le nostre tasche. Innanzitutto una definizione, il cuneo fiscale indica il rapporto tra le imposte sul lavoro ed il costo complessivo del lavoro. Secondo lo studio preliminare Taxing Wages condotto dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, come riporta il quotidiano, è salito al 47, 8% per un lavoratore single. Rispetto alla media degli altri paesi membri dell' organizzazione, l' Italia supera di netto la media. In termini di retribuzione questo ci fa piazzare al nono posto tra i paesi europei. Meglio di noi il Belgio, la Germania, l' Austria e l' Ungheria. La ricerca conferma solo ciò di cui ci siamo accorti da un po', che il potere d' acquisto è nuovamente diminuito.
Sebbene il Governo stia cercando di far abbassare il cuneo, i primi risultati dovrebbero vedersi a maggio (ma sarà davvero così? Chi vivrà vedrà), le famose 80€ in busta paga, al momento c' è poca fiducia al proposito. L' unica cosa certa è che gli italiani si tengono ben stretti gli euro che hanno in tasca.
Sappiamo che solo ridandoci potere d' acquisto le cose cambieranno. Per cui fuoco alle ceneri, che si dia inizio alle danze, o ai risultati che dir si voglia.
giovedì 10 aprile 2014
PAPA FRANCESCO E GLI ALTRI
Quando venne annunciato il nome del nuovo Papa, la maggior parte di noi rimase attonita e sorpresa per la scelta di un cardinale che, detto da lui, veniva da molto lontano. I nomi dei candidati erano altri e ben diversi. Ma Papa Francesco, che allora pochi conoscevano, si è subito imposto all'attenzione del mondo intero per la sua umiltà, per l'amore verso i poveri e gli emarginati, per lo spirito di servizio dimostrato. E se ci riflettiamo bene, non è cosa da poco.
Molti potranno dire che un cristiano, per di più Papa, dovrebbe assumere sempre questo comportamento, come esempio per tutti i fedeli, e che ciò non costituisce una eccezionalità, ma una situazione di normalità. Tuttavia, forse si dimentica che il Papa, oltre ad essere il capo della Chiesa cattolica, assume anche il ruolo del capo di uno Stato, qual è Città del Vaticano.
Nel fare queste brevi considerazioni, mi vengono in mente tanti nostri politici, spesso mezze cartucce, che usano la loro misera posizione sociale con arroganza e prepotenza, forti di un potere che purtroppo viene spesso indirizzato verso sentieri di opportunismo e obiettivi di tornaconto personale. Altro che spirito di servizio, aiuto e sostegno verso i più deboli e gli emarginati! Eppure non sono il Papa, il cui ruolo politico è ben più importante! Stare in mezzo ai poveri: il Papa è lì, gli altri sono di là!
mercoledì 9 aprile 2014
LA SPENDING REVIEW NON RISPARMIA NEMMENO LE GITE
Chi non ricorda con piacere e
quasi con un pizzico di nostalgia quando arrivava il periodo in cui si partiva per
le gite scolastiche di uno, tre o cinque giorni? Mete nazionali alle
medie, estere alle superiori. La crisi ha colpito anche l’ aspetto
“svago” della scuola, e sulle gite è calata la scure della
spending review.
A rendere noto il dato della
diminuzione delle uscite scolastiche, è stato l’ Osservatorio
Touring sul turismo scolastico, che nell’ anno 2012/2013 ha
rilevato che solo il 42% delle classi è partito. Le mete estere che
vanno per la maggiore sono Parigi, Berlino e Praga, seguite da
Barcellona. Per quanto riguarda le mete nazionali, tra le preferenze,
Roma, Firenze e Venezia.
Il calo registrato è del 10%. Dal
punto di vista didattico, le gite sono un’ opportunità per
ampliare la mente e visitare una città diversa dalla propria. Dal
punto di vista degli studenti, le gite rappresentano l’ opportunità
di applicare le lingue straniere, stare con gli amici, gustare la
cucina del luogo e vedere locali.
In entrambi i casi un’
opportunità di crescita per lo studente, negatagli dalla crisi che
stiamo affrontando.
martedì 8 aprile 2014
CULTURA PRAGMATICA
Non è raro per chi viaggia fuori dall'Italia e vuole approfittarne per visitare musei, più o meno importanti, opere d’arte, chiese, monumenti e via dicendo, imbattersi in lunghe code di viaggiatori erranti, votati al turismo culturale e disposti a pagare un pedaggio, a volte anche salato, per poter ammirare ciò che di bello, nel corso dei secoli, è stato partorito dalla mente e dalle mani dell’uomo.
Questo è quanto avviene all'estero, laddove esiste un’idea della cultura molto concreta, che diventa di conseguenza un’ottima occasione di business. Viceversa, a parte pochi casi, questo è quanto non avviene in Italia, che rappresenta, senza ombra di dubbio, il più grande museo a cielo aperto del mondo.
Ebbene, forse sarebbe il caso di riflettere attentamente sulla necessità di restituirci una cultura un po' più pragmatica, che costituirebbe una straordinaria opportunità di lavoro per i nostri giovani, che abbiamo l’obbligo di cogliere e di sfruttare.
lunedì 7 aprile 2014
UNO SPIRAGLIO DI LUCE
Albert Einstein diceva “Nel
mezzo delle difficoltà, nascono le opportunità”. Mai citazione
può essere più azzeccata in questo caso. Il 5 aprile scorso è
stato reso noto che nel 2013 ci sono state attività, che nonostante
la crisi, hanno perdurato ed in più hanno creato posti di lavoro.
Nello specifico si tratta di: pizza al taglio, gastronomie,
rosticcerie, friggitorie, addetti alle pulizie, estetiste,
serramentisti, panettieri, giardinieri, gelatai e dipintori.
Sappiamo che il potere d’
acquisto delle famiglie si è notevolmente ridotto, poiché già
affrontato in un precedente post. Dati Istat segnalano un ribasso del
1,1 %. Nonostante questo si legge nella ricerca che sono state 4257
le iscrizioni nel settore “preparazione cibi d’ asporto”, 2710
gli addetti alle pulizie generali di edifici, 1634 i panettieri, 1573
i giardinieri, 1244 i gelatai e così via. La ricerca sottolinea che
piccoli cambiamenti possono modificare il dato percentuale in modo
smisurato, dato che molte delle categorie esaminate, sono costituite
da un contenuto numero di attività.
Uno spiraglio di luce alla fine di
un tunnel, sebbene il tasso di disoccupazione a febbraio fosse del
13%, lo 0,1 % in più rispetto a gennaio.
venerdì 4 aprile 2014
DONNE E POTERE
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEib06HUnW9dPSzqmpY7b3djQBBgI6p-j3F_auIiohUUF1xRn8kQnnw-O1-mdMrSb6HhfcmY94FjFiT_2-ke7lF7swpRxQmpiUGdwLrIrka-Yu2aO4895nhFRpkbSK8bFXjvoPkN0m7DS7sO/s1600/donne-dirigenti-in-italia1.jpg)
Al di là delle quote rosa,
argomento peraltro già da noi affrontato nel post Non abbiamobisogno di leggi per affermare il nostro valore, secondo il report
Società italiana: l’ evoluzione rosa, redatto da Manageritalia.it,
tra il 2008 ed il 2012, le donne al potere sono aumentate del 15, 8%.
Nel 2013 Vanity Fair pubblicò un articolo, da cui emerge che l’
Europa è il continente che ha avuto in passato, e anche tutt’
oggi, il maggior numero di donne al potere. Si pensi alla Regina
Elisabetta d’ Inghilterra, o alla cancelliera Merkel in Germania.
A nostro avviso, la tendenza ad
affidare posizioni di spicco ad un uomo solo perché è tale,
andrebbe invertita, e come abbiamo già rimarcato, andrebbe fatto
largo alla meritocrazia. A conferma di ciò, potete confrontare i
grafici
giovedì 3 aprile 2014
ADESSO BASTA
Un altro suicidio, un'altra tragedia, un altro giovane disoccupato che si toglie la vita, vittima innocente di una situazione economica devastante, causata da chi ci ha governato, in passato, e da chi ci governa, oggi. Fiumi e fiumi di parole per dirci che occorre intervenire sul lavoro e dare un'occupazione ai giovani perché senza lavoro sarà difficile proseguire nel riordino del Paese.
Da quanto tempo ci dicono sempre le stesse cose? Da quanto tempo studiano, discutono e approfondiscono il problema? Da quanto tempo fanno congetture, previsioni e analisi? Non sarebbe forse il caso, cari governanti, di cominciare a fare qualcosa di concreto per risollevare una situazione che si va facendo sempre più pesante? E non veniteci a dire che chi si uccide soffre di problemi di natura psicologica! Adesso basta!
mercoledì 2 aprile 2014
IL CAMBIAMENTO... CLIMATICO E' DIETRO L' ANGOLO
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhko8UP1jLqyi3ukUAOU-IZYDEr0z2u-8HbyCE52ZyCe6SdFfnxMbayVV6CwGVJwqNyxJBFSXV01n4FM_zsJ1GU5H7IWT_SzCAGyPGc_Y4hx1I655bjXjRjbhcFmyE0QrY1EH8w7O4rsly9/s1600/CO2.jpg)
Avevamo già affrontato il tema
nel post Non ci sono più le mezze stagioni, richiedendo politiche
ambientali ad hoc, ma quello riguardava il nostro paese, mentre il
report è a livello mondiale. Poiché siamo tutti colpevoli del
surriscaldamento atmosferico, ognuno di noi dovrebbe impegnarsi
maggiormente nel proprio piccolo a preservare l’ ambiente e ciò
che ci circonda. Tante piccole azioni potranno fare grande il mondo.
martedì 1 aprile 2014
VERI E FINTI POVERI
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEeKdyEZbVKPvLnKfplSefyQ72JuZBsF8vF67mbUs0r6ZW7TMFzgMpQkZb43L_1NhoBoDqTaTne1q7OJUbdG3WXPdenMreI0ZDzVBiSEqkwEgiYh9x6vf0hcJPjKGyFDmeGbdnhGQmZVqH/s1600/crisi-economica.jpg)
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