martedì 29 aprile 2014

BIO SI, BIO NO

E' noto a tutti che l'industria del biologico fattura centinaia di miliardi di euro e che il giro d'affari e i guadagni per le imprese che operano nel settore appaiono sempre più in crescita. Basti pensare che un'azienda leader, come la Happy Family, che ne 2006 vantava ricavi per 115 mila dollari, oggi fattura ben 35 miliardi di dollari.

Recenti ricerche condotte negli Stati Uniti mettono, però, in dubbio l'efficacia di questi prodotti. Sono state, infatti, esaminate centinaia di donne incinte e di bambini fino a 6 anni di età e non ci sono risultanze che questi cibi facciano meglio di quelli tradizionali. I ricercatori, pur ammettendo che nei cibi tradizionali ci sono buone possibilità di trovare pesticidi, hanno, però, concluso che le percentuali riscontrate non risultano nocive per la salute e che i valori nutrizionali non sembrano né migliori né peggiori di quelli dei cibi bio.

La conclusione è che la corsa verso il bio sembra più una scelta psicologica che rassicura i genitori piuttosto che razionale. Come si poteva prevedere, la notizia ha suscitato le ire di mamme e papà che, preoccupati di dare ai loro cibi senza veleno, hanno contestato con veemenza i risultati della ricerca.   

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