Con
l’Expo 2015 si è dato il via ad una maggiore liberalizzazione del mercato del
lavoro. Con l’accordo tra i sindacati, il Comune di Milano ed Expo 2015 S.p.a.
del mese di luglio del 2013 sono stati previste 20.000 reclusioni per lavorare
da maggio a ottobre 2015. Di questi posti 18.500 sono volontari, i restanti
quasi esclusivamente stagisti e lavoratori con contratti di apprendistato. Se
da un lato la forma stessa di un’esposizione temporanea giustifica l’utilizzo
di contratti a tempo determinato, dall’altro sembra quasi un esperimento per
una ancora maggiore liberalizzazione del mercato del lavoro in Italia. È stato
consentito di aumentare il numero degli stagisti dal 10% al 60% del totale,
stagisti che prenderanno 516 euro al mese.
Il dato più sconvolgente è forse
quello dei volontari, 18.500. I volontari avranno diritto a buoni pasto,
alloggio, abbonamento dei trasporti e le spese del viaggio per raggiungere Milano. E' vero che in ballo c'è la possibilità di partecipare ad un evento internazionale, ma questo
non basta a nascondere lo sfruttamento massiccio dei giovani che al momento non
hanno nulla da perdere. Risalta ancora di più l’incoerenza di fondo se si
ricorda che, questo evento, ha portato sì lavoro e soldi a Milano, ma solo alla
multinazionali, ai grandi costruttori, aumentando la corruzione. Insomma come al
solito la torta se la sono divisa i soliti, lasciando le briciole alle “persone
comuni”.giovedì 12 febbraio 2015
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