martedì 24 febbraio 2015

OSCAR 2015, LE STAR MESSE A NUDO DAI SOCIAL

Come tutti sappiamo, a Los Angeles, la notte tra domenica e ieri c’è stata la premiazione 0scar 2015. Dopo tempo è stata proposta in diretta su Cielo con la traduzione simultanea nella nostra lingua, dalle ore 23:00 con l’arrivo delle star sul red carpet alle 06:00 del mattino. I più appassionati hanno resistito al tour de force, i meno tenaci (come me) hanno iniziato l’epopea ma hanno desistito, io per la precisione intorno alle 03:40 del mattino. I più gettonati sono stati: Birdman, che ha ottenuto in totale quattro Oscar, tra cui miglior film e miglior regista: Alejandro G. Inarritu); The Grand Budapest Hotel con quattro premi, tra cui quello all’italiana Milena Canonero ( il suo quarto Oscar per i costumi), Whiplash con tre Oscar. Boyhood e American Sniper, accolti più che bene, hanno invece deluso un po’ le aspettative ricevendo un solo premio. Non c’è stato insomma un “asso piglia tutto”, gli otto film candidati al premio per il miglior film hanno avuto tutti almeno un riconoscimento. L’apertura è stata spettacolare col conduttore Neal Patrick Harris che ha introdotto lo show cantando magistralmente e ballando sulla scia dei protagonisti nei capolavori Disney, interrotto dalla strepitosa voce di Jack Black in un fragore di risa e nel corso della serata citando una scena di Birdman è finito nudo sul palco. Non sono mancate altre chicche, come il selfie di Jennifer Lopez e Meryl Streep e il discorso femminista di Patricia Arquette, il tutto intervallato da esibizioni tra cui Adam Levine, Lady Gaga, John Legend e il live di “Glory”, la canzone che ha vinto l’Oscar.
Non si può negare che la curiosità intorno alla statuetta più ambita dalle star del cinema sia sempre tanta e pensare che il premio prese il nome da un aneddoto buffo: Margaret Herrick, impiegata all'Academy of Motion Picture Arts and Sciences, vedendola su un tavolo, esclamò: «Assomiglia proprio a mio zio Oscar!». Fra twittate, hashtag, link, post non sono mancate critiche senza frontiera a qualunque cosa fosse presente alla celebre premiazione, dai guanti di Lady Gaga a Dakota Johnson (protagonista del chiacchieratissimo 50 Sfumature di grigio) accompagnata da sua madre, la Griffith, “come se dovesse andare a scuola”. Si è parlato anche della barba non perfetta del protagonista di American Sniper, né lunga abbastanza per essere incolta, né stile viso pulito. Ma si sa questo è lo scotto da pagare… da noi “very common people” ci tocca solo guardare queste “brutture” e soffrire impotenti davanti alla barba di Mr. Cooper senza poter essere lì, quantomeno… per riparare a cotanti scempi.

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