La diplomazia estera in Libia sta
scappando. La causa è l’avanzata delle truppe dell’autoproclamato stato
islamico che, come una macchia d’olio, dopo essersi sparsa in parte del Medio
Oriente, ora punta alla parte nord centrale dell’Africa, mettendo sempre più
fiato sul collo all’Europa. L’allerta terrorismo è molto alta, specie per
l’Italia, a seguito di una dichiarazione dell’Isis, dopo la conquista di
territori libici che hanno costretto l’ambasciatore italiano a rientrare in
patria, che ha affermato per bocca di un esecutore: “Prima ci avete visti su
una collina della Siria. Oggi siamo a sud di Roma… in Libia”. Matteo Renzi ha
precisato però che l’Italia, almeno per il momento, non andrà in guerra, ma
sarà forte l’impegno per una forte azione diplomatica in ambito Onu, qualora
questo decida d’intervenire. Raid aerei egiziani, intanto, continuano il loro
operato vicino alle roccaforti Isis, causando però decine di morti non solo tra
i terroristi ma anche tra i civili.
mercoledì 18 febbraio 2015
LA PAURA OCCIDENTALE
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento