venerdì 6 marzo 2015

LA REGGIA DI CARDITELLO: UN PATRIMONIO NELLA DISCARICA

Una notizia che forse sarà passata inosservata dai maggiori media nazionale è quella che riguarda l’antica Reggia di Carditello. Sita nella piccola cittadina di San Tammaro, in provincia di Caserta, la Reggia venne costruita nel XVIII secolo come luogo di svago della famiglia reale borbonica e della sua corte. Dopo la seconda guerra mondiale questo luogo fu completamente abbandonato, e insieme ad esso anche tutti gli affreschi, le sculture ed i giardini presenti furono lasciati all’incuria più totale e al controllo della malavita organizzata. Solo nel 2011 le istituzioni nazionali e regionali si accorgono dello stato in cui versava lo stabile. Nel gennaio dello scorso anno, dopo tre aste disertate, il ministero dei Beni e delle Attività Culturali, grazie agli sforzi dell’ex ministro Massimo Bray, si aggiudica la proprietà della Reggia. Proprio per l’impegno profuso in questa acquisizione, Bray e la cronista del Mattino, Nadia Verdile, che aveva acceso i riflettori della cronaca sulla disastrosa situazione della tenuta, si sono visti recapitare minacce di morte da parte di ignoti. È forte la sensazione che i due abbiano toccato con il loro operato, uno di quei luoghi, a ridosso della Terra dei Fuochi, su cui la camorra aveva allungato i suoi potenti “tentacoli”, e che probabilmente si voleva adibire a nascondiglio per armi o per rifiuti di varia natura.
Ancora una volta la società civile ha dato una risposta molto rapida e chiara: domenica scorsa infatti, l’associazione Trenta Righe, associazione di giornalisti casertani, il sindaco di Caserta, Pio Del Gaudio, altri esponenti del comune e moltissimi cittadini hanno sfilato in piazza Dante per stringersi intorno alla giornalista e all’ex ministro e per far sentire tutta la loro solidarietà. Una risposta altrettanto forte non è arrivata dal nostro esecutivo, visto che, nonostante il pericolo di morte, il ministero degli Interni non ha avviato le pratiche per assegnare alla Verdile ed a Bray il servizio di scorta: dopo tutto, il governo non può mica occuparsi di tutto.

Nessun commento:

Posta un commento