Nuovi sviluppi in quello che
potremmo definire “il mistero dell' acqua potabile”. Nel dicembre
2010 veniva riportato sul sito dell' Unione Europea, la decisione
presa dalla Commissione Europea in merito alla direttiva 98/83/CE,
circa i 48 parametri microbiologici, chimici e organolettici dell'
acqua potabile e la situazione nel nostro paese. Nel documento si
legge che in caso di mancato rispetto dei suddetti parametri, si può
richiedere una deroga (massimo due di tre anni ognuna), per adeguarsi
e prendere provvedimenti, a patto però che non ci siano rischi per
la salute. Il caso però ha voluto che l' Italia chiedesse una terza
proroga, concessa in via straordinaria data “la natura sotterranea
della maggior parte dell' acqua potabile”. Secondo gli studi
condotti, il superamento dei parametri per un breve periodo non
comporterebbe rischi per la salute, ma questo non vale per il consumo
d' acqua da parte di neonati e bambini. Ciò che colpisce la nostra
attenzione, è la parte di documento in cui, citiamo testualmente
“Ogni deroga è concessa a condizione che siano messe in atto
misure effettive di limitazione del danno, tra le quali la fornitura
a neonati e bambini di acqua pura imbottigliata”. Curioso, perchè
leggendo le interviste rilasciate dalle persone coinvolte (281.614),
che affermano di non aver mai visto un' autobotte prima dell'
ordinanza del sindaco, ed essendo emerso dagli atti che già dal 2008
l' Arsial sapeva del problema, i genitori di quei bambini cosa
dovrebbero fare? Dire che sono “indignati”, e a ragione, è un
eufemismo. Vi ricordiamo qui di seguito alcuni degli scandali che
hanno coinvolto le varie giunte regionali: il Laziogate; le centinaia
di euro spese in “bella vita” a spese dei contribuenti; lo
scandalo dei rimborsi.
Tutto denaro pubblico. Poiché si
sa che i soldi ed il potere danno alla testa, questi sono ora i
risultati. Ancora una volta, l' errore di un gruppo di persone ha
avuto conseguenze pericolose per molte altre. Ancora una volta
ribadiamo la necessità di persone competenti alla guida degli organi
istituzionali, quelle persone hanno bisogno di risposte, bisogna
agire in fretta.
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