domenica 16 marzo 2014

ACQUA SECONDO ATTO


Nuovi sviluppi in quello che potremmo definire “il mistero dell' acqua potabile”. Nel dicembre 2010 veniva riportato sul sito dell' Unione Europea, la decisione presa dalla Commissione Europea in merito alla direttiva 98/83/CE, circa i 48 parametri microbiologici, chimici e organolettici dell' acqua potabile e la situazione nel nostro paese. Nel documento si legge che in caso di mancato rispetto dei suddetti parametri, si può richiedere una deroga (massimo due di tre anni ognuna), per adeguarsi e prendere provvedimenti, a patto però che non ci siano rischi per la salute. Il caso però ha voluto che l' Italia chiedesse una terza proroga, concessa in via straordinaria data “la natura sotterranea della maggior parte dell' acqua potabile”. Secondo gli studi condotti, il superamento dei parametri per un breve periodo non comporterebbe rischi per la salute, ma questo non vale per il consumo d' acqua da parte di neonati e bambini. Ciò che colpisce la nostra attenzione, è la parte di documento in cui, citiamo testualmente “Ogni deroga è concessa a condizione che siano messe in atto misure effettive di limitazione del danno, tra le quali la fornitura a neonati e bambini di acqua pura imbottigliata”. Curioso, perchè leggendo le interviste rilasciate dalle persone coinvolte (281.614), che affermano di non aver mai visto un' autobotte prima dell' ordinanza del sindaco, ed essendo emerso dagli atti che già dal 2008 l' Arsial sapeva del problema, i genitori di quei bambini cosa dovrebbero fare? Dire che sono “indignati”, e a ragione, è un eufemismo. Vi ricordiamo qui di seguito alcuni degli scandali che hanno coinvolto le varie giunte regionali: il Laziogate; le centinaia di euro spese in “bella vita” a spese dei contribuenti; lo scandalo dei rimborsi.
Tutto denaro pubblico. Poiché si sa che i soldi ed il potere danno alla testa, questi sono ora i risultati. Ancora una volta, l' errore di un gruppo di persone ha avuto conseguenze pericolose per molte altre. Ancora una volta ribadiamo la necessità di persone competenti alla guida degli organi istituzionali, quelle persone hanno bisogno di risposte, bisogna agire in fretta.

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