martedì 11 marzo 2014

LE FUMOSE ALCHIMIE DEL MAGO MATTEO

vignetta di Benny Nicolini per Libero
La velocità che Mister Stai Sereno ha voluto imprimere al suo esecutivo rischia di confondere le idee agli Italiani e di acuire i mal di pancia all'interno dello stesso Partito Democratico. Il primo scoglio difficile da superare e il voto alla Camera dell'Italicum. Il Presidente del Consiglio ha detto ai sui che oggi dovrà esserci alla Camera la votazione finale "oppure dovranno spiegarlo loro agli italiani": poi la patata bollente passerà al  Senato. Domani, poi, ci sarà la presentazione del cosiddetto Jobs Act. Fino ad ora, non si è capito molto riguardo a questo provvedimento. La settimana scorsa, il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ospite da Vespa, ha presentato un minestrone della nonna. Per di più, ha avanzato ipotesi che hanno fatto rizzare i capelli al giovane Vicepresidente di Confindustria, Alberto Baban, come quella di aggiungere nuove forme contrattuali: alla faccia della semplificazione. E poi non sarebbe più opportuno prendere i contratti già esistenti e modificarli (o meglio semplificarli?). Infine c'è l'abolizione del Senato. La bozza di legge è nelle mani del fidatissimo Graziano Delrio, ma anche qui, il solito giro del fumo. Ciò che trapela dai giornali è poco. A quanto pare, il Sindaco d'Italia ha abbandonato l'idea dei 108 sindaci. Ci saranno governatori e delegati regionali: ma con quali poteri? Resta un mistero.
Insomma, il governo del Boy-scout Matteo, partito "a tremila" sta perdendo via via la sua spinta riformatrice, imboscandosi sempre più nei meandri della vecchia "selva oscura politica" e nei ghirigori delle contrattazioni tipiche delle larghe intese. Intanto, gli italiani speranzosi aspettano che finalmente il Mago Matteo sfili dal cappello le annunciate e fumose alchimie capaci di far ripartire (chissà) questo paese.

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