vignetta di Benny Nicolini per Libero |
La velocità che Mister Stai Sereno ha voluto imprimere al suo esecutivo
rischia di confondere le idee agli Italiani e di acuire i mal di pancia
all'interno dello stesso Partito Democratico. Il primo scoglio difficile
da superare e il voto alla Camera dell'Italicum. Il Presidente del
Consiglio ha detto ai sui che oggi dovrà esserci alla Camera la
votazione finale "oppure dovranno spiegarlo loro agli italiani": poi la
patata bollente passerà al Senato. Domani, poi, ci sarà la
presentazione del cosiddetto Jobs Act. Fino ad ora, non si è capito
molto riguardo a questo provvedimento. La settimana scorsa, il Ministro
del Lavoro, Giuliano Poletti, ospite da Vespa, ha presentato un
minestrone della nonna. Per di più, ha avanzato ipotesi che hanno fatto
rizzare i capelli al giovane Vicepresidente di Confindustria, Alberto
Baban, come quella di aggiungere nuove forme contrattuali: alla faccia
della semplificazione. E poi non sarebbe più opportuno prendere i
contratti già esistenti e modificarli (o meglio semplificarli?). Infine
c'è l'abolizione del Senato. La bozza di legge è nelle mani del
fidatissimo Graziano Delrio, ma anche qui, il solito giro del fumo. Ciò
che trapela dai giornali è poco. A quanto pare, il Sindaco d'Italia ha
abbandonato l'idea dei 108 sindaci. Ci saranno governatori e delegati
regionali: ma con quali poteri? Resta un mistero.
Insomma, il governo del Boy-scout Matteo, partito "a tremila" sta perdendo via via la sua spinta riformatrice, imboscandosi sempre più nei meandri della vecchia "selva oscura politica" e nei ghirigori delle contrattazioni tipiche delle larghe intese. Intanto, gli italiani speranzosi aspettano che finalmente il Mago Matteo sfili dal cappello le annunciate e fumose alchimie capaci di far ripartire (chissà) questo paese.
Insomma, il governo del Boy-scout Matteo, partito "a tremila" sta perdendo via via la sua spinta riformatrice, imboscandosi sempre più nei meandri della vecchia "selva oscura politica" e nei ghirigori delle contrattazioni tipiche delle larghe intese. Intanto, gli italiani speranzosi aspettano che finalmente il Mago Matteo sfili dal cappello le annunciate e fumose alchimie capaci di far ripartire (chissà) questo paese.
ahh il buon matteo..ogni giorno una barzelletta
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