giovedì 13 marzo 2014

SPECCHIETTI PER LE ALLODOLE

"Venghino signori e signore, in questo incredibile spettacolo....Mister Stai Sereno suonerà e canterà per voi, l'incredibile storia del Job Act!". Impeccabile la regia dell'intervento del Presidente del Consiglio di ieri, per spiegare agli italiani il tanto atteso Job Act. Non avevamo alcun dubbio, né sulle capacità comunicative, né  sulla meticolosa attenzione ai dettagli di Renzi. Quello che ci preoccupa, è la solita nonchalanche con la quale il fiorentino sciorina dati e cifre senza spiegare con chiarezza le operazioni matematiche che utilizzata per arrivare ad un dato risultato, come pure le procedure che intende usare. Facciamo due esempi.
Uno. Il Job Act du cui tanto si è discusso in questi giorni (con scadenze precisissime!) viene rinviato ad un disegno di legge delega (che relegata all'iter parlamentare rischia di "mummificarsi" proprio all'interno del palazzo) dai tempi incerti.
Due. Il bonus di mille euro l'anno (per i redditi che non superano i 25 mila euro l'anno) rischia di essere un provvedimento di facciata se si guarda l'altra faccia della medaglia: vale a dire il fisco federale. Sicuri che i comuni e le regioni con i conti (di molto) al si sotto dello zero provvederanno a rivedere le loro rispettive addizionali? Ci crediamo poco. Intanto attendiamo con trepidazione e paura il nuovo show di Mago Matteo e del suo cilindro magico, dal quale (ne siamo certi) continuerà a cacciare specchietti per le allodole.   

1 commento:

  1. Io sono curiosa di vedere il concretizzarsi di tutte le sue proposte!
    Chissà che ne verrà fuori!

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