“Abbiamo annunciato l’
intenzione di tagliare di almeno 10 miliardi il cuneo fiscale. Come
lo riduciamo ? È modulabile”. Queste le parole pronunciate da
Mister Stai Sereno barra Rottamatore Matteo Renzi, nel primo degli
incontri previsti in giro per lo stivale, dalla scuola media Luigi
Coletti di Santa Bona, zona alla periferia della città di Treviso,
perché twetta “Investire sulla scuola è il modo per uscire dalla
crisi”. Come a voler suggellare un patto con quel popolo dal quale
vuole ottenere la “fiducia”, popolo che ricordiamo per la seconda
volta nel giro di un anno, si ritrova un premier non direttamente da
lui eletto, Renzi si è scontrato col “grido di dolore” che
arriva dagli italiani, e anche con qualche arancia lanciata da un
gruppo di sostenitori dei forconi, che lo hanno accolto a suon di
“buffone”. Nel discorso fatto a coloro che erano intervenuti, è
tornato sul taglio a doppia cifra del cuneo fiscale. Ma il caro
premier, che sottolinea come abbia ottenuto la sfiducia da
Berlusconi, quasi come a voler prendere le distanze, non ha ancora
chiarito quale è la strada che vogliono intraprendere, indecisi su
tre possibilità. Per chiarire a chi non fosse pratico, le proposte
in ballo riguardano Irap, Irpef ed oneri sociali. L’ Irap è l’
imposta regionale che grava sulle attività produttive delle imprese,
mentre l’ Irpef è l’ imposta diretta che colpisce il reddito
complessivo annuo delle persone fisiche. In entrambi i casi, secondo
loro, i lavoratori ne trarrebbero un vantaggio di 100€, secondo una
stima del Il Sole 24 ore, ma per effettuare una tale manovra, è
necessario il reperimento di fondi da cui attingere. A tale proposito
ci interroghiamo, se così fosse, da dove verrebbero i finanziamenti?
Come al solito, facendo eco ad una nota canzone “parole, parole,
parole, parole tra noi”, poche informazioni, poca chiarezza.
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è sempre la stessa storia, ci promettono agevolazioni di facciata, mentre ci continuano a colpire alle spalle!!!
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