Il clima è cambiato,
sembra l’ incipit di uno di quei film che danno avvisaglie del
prossimo disastro naturale che porterà all’ estinzione del genere
umano, ma è ciò che sta realmente accadendo. Un detto popolare dice
“non ci sono più le mezze stagioni”, infatti siamo passati dall’
inverno, che comunque non è mai stato freddo, alla primavera. Ma i
primi sprazzi si sono già avuti a Febbraio, quando le piante hanno
iniziato a gemmare o le mimose a fiorire ben molto tempo prima
rispetto al calendario.
Uno studio dell’
Istituto di
Scienze dell'Atmosfera e del Clima del 2009, attribuisce il
cambiamento climatico in Italia all’ effetto serra ed all’
assorbimento del biossido di carbonio. Caratteristica di questo gas è
quella di dissolversi molto lentamente (circa 100 – 150 anni). Di
prevenzione dell’ aria si iniziò a parlare nel 1966 quando l’
aria venne riconosciuta come “bene giuridico da proteggere”. La
legge in vigore adesso è il provvedimento quadro dell’ Unione
Europea 96/62/CE, in Italia Decreto legislativo 4 agosto 1999 n°
351, all’ interno del quale vengono stabiliti i compiti di Stato e
Regioni. Le Regioni monitorano la qualità dell’ aria e corrono ai
ripari in caso di superamento delle soglie imposte dallo Stato. Un
esempio delle misure di salvaguardia che vengono adottate sono le
domeniche ecologiche e le targhe alterne.
Sono
veramente efficaci tali misure di prevenzione o solo uno specchietto
per le allodole? Servirebbero città a misura d’ uomo, con servizi
funzionanti, cosa di cui purtroppo siamo molto carenti, ed una
politica ambientale ad hoc.
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